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  • Giovedì 24 novembre 2016

Il rumore del gol

Quello degli stadi e quello delle città intere quando segna la squadra del posto, raccontato con gli spettacolari video che si trovano online

I tifosi dell'Atletico Nacional (AP Photo/Fernando Vergara)
I tifosi dell'Atletico Nacional (AP Photo/Fernando Vergara)

Lo scorso luglio l’Atletico Nacional, nota squadra di calcio di Medellin, la seconda città più grande della Colombia, ha giocato l’andata della finale della Coppa Libertadores contro l’Independiente del Valle, squadra ecuadoregna. La partita si è giocata in Ecuador e l’Atletico Nacional è andato in vantaggio con un gol nel primo tempo, poi l’Independiente del Valle ha pareggiato e la partita è finita 1 a 1. Il fotografo colombiano Hamilton Suarez Betancur, che per lavoro frequenta spesso le zone montuose che circondano Medellin, aveva pensato di puntare una telecamera sulla città, sperando di riuscire a registrare quello che di solito succede dopo un gol del Nacional: in questo caso ha ripreso il momento del gol del vantaggio, che i tifosi del Nacional hanno visto in televisione. Alcuni giorni dopo, per la finale di ritorno, Betancur è tornato nuovamente sul Picacho, uno dei monti che circonda la città, e ha ripreso quello che è successo dopo l’unico gol della partita, con cui il Nacional ha vinto la Coppa più importante del Sud America per la seconda volta nella sua storia.

Una cosa simile si vede anche in un video girato nel 2013 a Belo Horizonte, nella sera in cui l’Atletico Mineiro, squadra allora composta da giocatori come Ronaldinho, Diego Tardelli e Jo, vinse ai calci di rigore la sua prima Coppa Libertadores battendo l’Olimpia Asunción ai calci di rigore.

Di video del genere se ne trovano parecchi online, e i più impressionanti sono quelli registrati nelle città sudamericane durante partite di una certa importanza. Questo, per esempio, è il rumore di Santiago al secondo gol del Cile nella partita dei gironi della Coppa del Mondo 2014 giocata contro la Spagna, e vinta per 2 a 0.

Quella Coppa del Mondo per il Brasile sarebbe dovuta essere un trionfo, ma dopo la semifinale persa 7 a 1 contro la Germania si trasformò nella più grande umiliazione subita nella sua storia centenaria. Nella fase a gironi e nel corso delle prime partite ad eliminazione diretta, le città brasiliane si presentavano pressoché deserte: tantissima gente si trovava davanti ai maxi schermi posizionati nelle piazze, o davanti ai televisori a casa, negli uffici o nei bar. Questo è un quartiere di Rio de Janeiro durante la partita dei gironi contro il Camerun, vinta dal Brasile 4 a 1.

Questo invece è un quartiere di San Paolo ripreso durante la partita inaugurale dei Mondiali fra Brasile e Croazia. In quella partita, giocata proprio all’Arena Corinthians di San Paolo, il Brasile andò in svantaggio di un gol, poi recuperò e vinse 3 a 1.

In Europa qualcosa di simile si può sentire probabilmente solo a Napoli, quando in città si gioca la Champions League. L’urlo dei tifosi napoletani che accompagna l’inno della Champions si sente in tutta la città e ormai è diventato famoso in tutta Europa. Quest’anno, dopo un anno di assenza dal torneo, “l’urlo del San Paolo” durante l’inno della Champions nelle due partite giocate in casa è stato più debole rispetto agli anni passati, per via del minor numero di tifosi presenti allo stadio. Ma nel 2013, nelle partite giocate in casa contro Borussia Dortmund, Arsenal e Marsiglia, la parte finale dell’inno si sentì anche a parecchia distanza dallo stadio.