Il consiglio regionale della Lombardia si prende una pausa

La prossima seduta sarà tra 15 giorni, ma i consiglieri dicono che succede perché la giunta Maroni non propone nulla

Il presidente della Lombardia, Roberto Maroni.
(ANSA/ UFFICIO STAMPA)
Il presidente della Lombardia, Roberto Maroni. (ANSA/ UFFICIO STAMPA)

L’ultima seduta del consiglio regionale della Lombardia si è svolta martedì 4 ottobre; dopo una riunione dei capigruppo si è deciso di sospendere i lavori per almeno altre due settimane. La prossima seduta, che non è stata ancora convocata, dovrebbe svolgersi il prossimo martedì 25 ottobre. Repubblica scrive che questa lunga pausa si deve al fatto che «mancano provvedimenti della giunta da approvare», e che per questo è stata annullata anche la seduta di martedì 18 ottobre in cui si doveva parlare della situazione del dopo Expo. Gianmarco Corbetta, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha detto:

«La giunta detta i temi e i tempi del nostro lavoro, ma se non arrivano proposte stiamo fermi. Se penso che all’ultima conferenza dei capigruppo il rappresentante della giunta ha dichiarato che la loro priorità era la lotta ai cinghiali, mi viene da ridere».

La situazione di stallo non è stata criticata solo dal Movimento 5 Stelle ma anche dal PD. Il consigliere regionale Fabio Pizzul, per esempio, ha detto:

«Delle due l’una: o è evidente che questa maggioranza fa fatica a mettersi d’accordo, o la giunta presieduta da Roberto Maroni ha poche idee. Entrambe le questioni ci dicono di un sostanziale stato di stallo di questa giunta, che va avanti solo per inerzia e senza avere una visione della Lombardia».

Il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, si è difeso dicendo che «non occorre necessariamente fare più leggi, anzi: la gente mi sembra ce ne chieda di meno. Un momento di pausa può essere utile per il lavoro delle commissioni». Romeo però di recente ha rivolto alcune critiche a Maroni dicendo che «sarà senza dubbio anche un problema di comunicazione» ma che «tra i militanti cresce la sensazione che in Regione molto sia ancora da fare». Le opposizioni sostengono che se la giunta non ha iniziative, ci sono comunque i molti progetti di legge proposti dalla minoranza che potrebbero essere valutati e discussi: per esempio quelli contro il cyberbullismo o l’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico, che sono però fermi da mesi in commissione.