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  • Giovedì 6 ottobre 2016

Il giardiniere del Leicester City

Di quella grande storia hanno beneficiato un po' tutti, compreso John Ledwidge, che ora è probabilmente il giardiniere più famoso e apprezzato della Premier League

Il prato del King Power Stadium di Leicester (Michael Regan/Getty Images)
Il prato del King Power Stadium di Leicester (Michael Regan/Getty Images)

Nell’ultimo anno e mezzo chiunque abbia avuto a che fare con il Leicester City ci ha guadagnato qualcosa di buono. I calciatori della squadra, da giocatori semi sconosciuti al di fuori dell’Inghilterra, sono diventati noti in tutto il mondo; Claudio Ranieri, da modesto allenatore italiano non così affascinante, è diventato una sorta di maestro; la città ha guadagnato un sacco di popolarità e i tifosi hanno vissuto probabilmente quello che poche altre migliaia di tifosi in tutto il mondo hanno avuto o avranno la fortuna di vivere, e per giunta quest’anno si potranno godere la Champions League nella propria città. Fra quelli che hanno beneficiato di tutto quello che è successo al Leicester c’è anche John Ledwidge, capo dei giardinieri del club dal 2014 e quindi responsabile della preparazione e della manutenzione del prato del King Power Stadium.

Fino all’anno scorso Ledwidge era un apprezzato giovane giardiniere inglese (la gestione dei campi in cui si praticano sport ha tutta una sua tradizione e importanza in Inghilterra). Da quando il Leicester ha cominciato a vincere, però, Ledwidge si è fatto conoscere da mezzo mondo per via della cura impeccabile del campo da gioco ma soprattutto per i disegni geometrici creati sull’erba, che hanno fatto da sfondo alle vittorie del Leicester. Ledwidge è diventato popolare anche grazie al suo profilo Twitter, in cui pubblica regolarmente aggiornamenti e foto dei lavori di manutenzione al campo del King Power Stadium, prima, dopo e anche durante le partite.

Ledwidge ha iniziato ad interessarsi al giardinaggio quando a tredici anni divenne l’assistente dei giardinieri della squadra del Coventry City, città da cui proviene. Negli anni successivi, oltre a continuare a lavorare per il Coventry, seguì dei corsi specializzati di giardinaggio e nel 2006 vinse dei premi riservati ai miglior apprendisti giardinieri d’Inghilterra. Poi passò all’Aston Villa, sempre come assistente. Dopo poco più di un anno tornò al Coventry City per ricoprire la carica di capo giardiniere fino al gennaio del 2014, quando decise di accettare l’offerta del Leicester City. Oltre a essere il capo dei giardinieri del Leicester, Ledwidge tiene conferenze in tutta l’Inghilterra per spiegare le tecniche di preparazione e manutenzione dei prati da gioco e il rapporto tra il numero di infortuni dei giocatori e le condizioni dei campi. A settembre lui e i suoi assistenti sono stati nominati dall’Institute of Groundsmanship (IOG) tra i finalisti del SGL Professional Football Grounds Team of the Year per la qualità del prato del King Power Stadium insieme ai giardinieri di Tottenham, Manchester United e Manchester City.

Ledwidge, attraverso i suoi tweet, nelle conferenze a cui ha partecipato e nelle numerose interviste che gli sono sta fatte dopo la vittoria del Leicester, ha raccontato diverse curiosità sulla preparazione del prato del King Power Stadium. Per esempio, ha spiegato che in un mese il suo staff sparge sul prato tre tonnellate di fertilizzante e che servono duemila litri di vernice all’anno per disegnare le linee di gioco. Ogni giorno viene controllata la stabilità e la compattezza del campo con un attrezzo che misura la proprietà di assorbimento degli impatti del terreno. Al termine di ogni stagione, inoltre, il prato viene completamente rifatto: una volta completato, per falciare l’erba un solo giardiniere percorre complessivamente sette chilometri su e giù per il prato.

I metodi di preparazione del campo usati da Ledwidge e dal suo staff sono cambiati quest’anno per via della partecipazione della squadra alla fase a gironi della Champions League. Come ha scritto il New York Times in un recente articolo in cui cita anche Ledwidge, il regolamento della Champions League prevede che il campo debba avere solamente nove linee verticali — quindi l’erba deve essere tagliata perpendicolarmente alla linea di fondo — e le prime quattro linee devono essere larghe precisamente 5,5 metri. L’altezza del manto erboso inoltre non deve superare i 30 millimetri.