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  • Lunedì 19 settembre 2016

Le Paralimpiadi di Rio sono finite

Dopo 44 anni l'Italia è tra le prime dieci nazioni nel medagliere finale. I primi sono - di nuovo - i cinesi ma il risultato più notevole è quello della squadra ucraina

(Alexandre Loureiro/Getty Images)
(Alexandre Loureiro/Getty Images)

I Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro, che erano iniziati il 7 settembre, sono finiti domenica 18. La nazione che ha vinto più medaglie è la Cina, che ha dimostrato – come era successo a Londra 2012 – di essere una squadra irraggiungibile: in totale, le medaglie cinesi sono 239, di cui 107 d’oro. Al secondo posto del medagliere è arrivata la Gran Bretagna, che come nelle Olimpiadi di agosto si è migliorata parecchio, grazie anche all’assenza dell’intera squadra russa. Il risultato più notevole però è quello dell’Ucraina, che nonostante la difficile situazione del paese è passata dalle 84 medaglie di Londra alle 117 di Rio, il suo miglior risultato di sempre. Il successo degli atleti paralimpici ucraini, oltre che all’assenza dei russi, è dovuto a un programma particolare che promuove l’attività agonistica per disabili a partire dalla riabilitazione, e alla diffusione capillare di centri sportivi adeguatamente attrezzati.

La squadra statunitense è arrivata quarta con una medaglia d’oro in meno dell’Ucraina, mentre l’Italia è riuscita a piazzarsi fra le prime dieci nazioni dopo 44 anni, grazie soprattutto alle medaglie nel nuoto e nella handbike. Rispetto a quattro anni fa l’Italia ha vinto undici medaglie in più: il fatto che numerose di queste siano arrivate da atleti giovani e ancora molto promettenti, come Beatrice Vio, è un buon segnale in vista delle prossime Paralimpiadi di Tokyo.

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