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  • Martedì 16 agosto 2016

Come è stata scattata QUELLA foto di Bolt

Grazie all'intuito di un esperto fotografo di Getty Images e a una fortunata serie di coincidenze

Una delle cose che resteranno di queste Olimpiadi è questa foto. Semifinale dei 100 metri, domenica pomeriggio: il giamaicano Usain Bolt – l’uomo più veloce del mondo, di sempre – in netto vantaggio su tutti gli altri, gira la testa per guardare i suoi avversari e viene fotografato con un mezzo sorriso, le braccia alte a spingere la corsa, le gambe mosse come in una scultura futurista. Bolt, che detiene anche il record mondiale sui 100 e 200 metri, ha poi vinto la medaglia d’oro per la terza Olimpiade consecutiva.

Athletics - Olympics: Day 9

La fotografia l’ha scattata l’esperto fotografo australiano Cameron Spencer, che lavora per Getty Images, l’agenzia fotografica ufficiale delle Olimpiadi di Rio 2016, che ha raccontato a Mashable come è andata e le coincidenza che gli hanno permesso di farla.

Spencer ha raccontato che domenica era stato assegnato alla gara del salto in alto, e si trovava sul campo vicino alla pedana dei salti. Spencer, quindi, non era insieme alle centinaia di fotografi appostati lungo il tracciato dei 100 metri per fotografare la gara, ma quando ha visto che la semifinale con Bolt stava per iniziare è corso via un momento e ha deciso di provare a fare qualche scatto. Siccome il suo obiettivo di giornata non era Bolt – qualche suo collega si trovava in posizione per seguire la gara per conto di Getty – Spencer ha deciso di prendersi qualche rischio in più del solito: al posto di cercare la foto “perfetta” che bisogna fare in questi casi – una in cui, per esempio, non c’è niente di mosso – ha provato a fotografare il movimento, scattando con tempi di esposizione più alti del normale per una gara di atletica.

La fotografia l’ha stata scattata a 1/40esimo di secondo, trattenendo il respiro per minimizzare i movimenti involontari della macchina fotografica e ruotando il busto per seguire il movimento di Bolt sulla pista. Muovendo la macchina fotografica insieme a Bolt, Spencer è riuscito a mostrare i corpi degli atleti come se fossero fermi – nella foto sono nitidi e con contorni ben delineati – su uno sfondo in movimento – perché nel quarantesimo di secondo nel quale ha scattato la fotografia aveva mosso la macchina fotografica – e con altri elementi mossi che contribuiscono a dare il senso della velocità della gara. La gamba sinistra di Bolt, per esempio, è una striscia di colore: la sua ampiezza corrisponde allo spazio in cui si è mossa nel quarantesimo di secondo in cui è stata scattata la foto.

Il sorriso di Bolt, infine, è stato il colpo di fortuna che ha reso speciale la foto di Spencer.