Ma cosa è successo ai cattivi del cinema?

Sono diventati meno cattivi e più protagonisti, e intanto i buoni sono diventati meno buoni

(Da "Suicide Squad")
(Da "Suicide Squad")

Fino a qualche anno fa i cattivi del cinema erano quasi sempre proprio-cattivi e solo-cattivi. Di solito erano terroristi, prima russi e poi fanatici islamisti, e facevano soprattutto due cose: organizzavano elaborati piani per uccidere il protagonista buono e magari distruggere gran parte del mondo. Ma non ci riuscivano mai e alla fine venivano sconfitti o uccisi. I cattivi difficilmente erano protagonisti, e molto spesso erano personaggi piatti e poco interessanti, senza particolari evoluzioni. Da un po’ di tempo le cose sono cambiate: i buoni sono diventati un po’ meno buoni e i cattivi un po’ meno cattivi. Ne ha scritto Phil Hoad sul Guardian, in un articolo intitolato “Ma cosa è successo ai cattivi di Hollywood, quelli davvero cattivi?“. È un cambiamento evidente in alcuni dei più famosi film degli ultimi anni, ma non necessariamente positivo o negativo. È una strada che certi registi stanno provando: per ora sembra funzionare ma non è detto che quella vecchia – quella dei cattivi proprio-cattivi – sia finita o sia entrata in crisi.

Hoad ha raccontato che i nuovi cattivi sono diventati pian piano i protagonisti di molte storie e in alcuni film sono anche arrivati a vincere o a sostituirsi ai buoni. Perché possano diventare protagonisti serve però che non siano cattivi e basta: devono dare allo spettatore qualcosa di positivo a cui aggrapparsi, qualcosa che renda possibile una minima empatia nei loro confronti. Succede per esempio in Suicide Squad, un film della DC Comics che in Italia uscirà il 13 agosto e che per ora è stato recensito malissimo. I protagonisti di Suicide Squad sono dei carcerati supercattivi che hanno negoziato con il governo la loro liberazione in cambio della collaborazione in missioni molto rischiose. In breve: nascono cattivi, ma fanno anche cose da buoni.

Secondo Hoad «la linea tra eroi e cattivi ora è molto più sottile» e anche personaggi buoni come Jason Bourne e James Bond sono diventati più tormentati e sempre meno eroici e perfetti. Bourne e Bond sono due agenti segreti che sono stati addestrati per essere perfetti e combattere i cattivi. A entrambi capita però di mettere in dubbio quello che rappresentano e quello che gli è stato insegnato: finiscono per avere dubbi e diventare personaggi non sempre così positivi. L’esempio più evidente è Skyfall, il penultimo film su James Bond: lì Bond è più cupo, molto meno sicuro di quanto non fosse stato in tutti i suoi precedenti film. Bond e Bourne non sono gli unici buoni del cinema a essere diventati un po’ meno buoni. È successo anche in Captain America: Civil War  della Marvel, in cui i supereroi protagonisti e fino a quel momento grandi amiconi hanno iniziato a litigare e combattere tra loro. Come si fa a decidere chi ha ragione (e quindi per chi fare il tifo) quando a combattere sono un buono contro un buono?

civil-war

Hoad ha chiesto un parere alla sceneggiatrice Linda Woolverton, che tra le altre cose ha scritto la storia e i dialoghi di Maleficient, il film in cui la protagonista interpretata da Angelina Jolie è una cattiva che però è diventata cattiva per colpa degli altri, e che a ben vedere non è poi nemmeno così cattiva. Woolverton ha spiegato che quando scrive tende a evitare i cattivi in stile Jafar di Aladdin, uno «che si rigira i baffi con fare minaccioso e non ha alcun apparente motivo per essere così crudele». Jafar è un personaggio di quelli crudeli e basta, sempre, senza mai un ripensamento. È impossibile provare empatia nei suoi confronti perché non si riesce a capire da dove arrivi tutta la sua cattiveria. «Io provo a far vedere perché i cattivi fanno i cattivi», ha detto Woolverton, che è anche stata la sceneggiatrice di MulanAlice attraverso lo specchio e Il re leone, in cui Scar, il fratello di Mufasa e lo zio di Simba, è crudele per invidia, perché Mufasa è re e Simba lo diventerà, e lui no. Non è che ci sia la fila di persone che fanno il tifo per Scar, ma almeno è facile capire perché fa quello che fa.

Non sempre lo sforzo di dare un passato e una storia ai personaggi cattivi viene apprezzato, è questione di gusti. Per esempio Kylo Ren, il cattivo di Star Wars: Il Risveglio Della Forza, è stato commentato in modi opposti: a qualcuno è piaciuto molto, ad altri meno. È un personaggio che non cerca solo di uccidere il nemico: è costruito per intrigare, incuriosire e far appassionare il pubblico. Un cattivo particolare è per esempio il Joker di Heath Ledger, quello di Il cavaliere oscuro, un personaggio riuscitissimo. Hoad ha scritto che quel Joker era così efficace perché non c’era chiarezza sul suo passato. Nel film Joker racconta addirittura due diversi e contrastanti aneddoti sul suo passato, senza che si sappia se e quale sia vero. Il Joker di Ledger è uno dei cattivi più riusciti e apprezzati degli ultimi decenni e secondo Hoad ha potuto essere così cattivo solo da non protagonista. Il protagonista era Batman (per altro uno dei supereroi più tormentati e meno buoni di sempre) e mentre gli spettatori ammiravano la cattiveria di Joker avevano comunque un po’ di bontà a cui aggrapparsi.

Secondo Hoad i migliori cattivi sono gli affascinanti – seppur spietati – comprimari: per esempio Hans Landa, il colonnello nazista di Bastardi senza gloria; Loki, il cattivo dei film Marvel; e soprattutto Hannibal Lecter, il serial killer di ll silenzio degli innocenti. Lecter compare nello schermo per meno di 15 minuti del film, ma nonostante questo Anthony Hopkins, l’attore che ha interpreta Lecter, ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista, e il personaggio di Lecter è uno dei più famosi e meglio riusciti della storia del cinema. Vuol dire che i cattivi interessanti c’erano anche prima e bastava un quarto d’ora per renderli interessanti e persino sfaccettati. Ok, ok: Lecter uccide e strappa a morsi pezzi di faccia alle persone. Non è un cattivo poco cattivo, ma non è solo cattivo, c’era anche qualcos’altro che lo rende intrigante e non solo ripugnante. L’unica cosa sicuramente buona è che ci stiamo iniziando ad annoiare dei terroristi russi cattivi e dei loro noiosi piani che non funzionano mai. Per il resto ci sono molti modi per fare i cattivi dei film e per scegliere cosa fargli fare.