Guida alle elezioni di Caserta

Il comune è commissariato da più di un anno, ci sono otto candidati che discutono e si accusano tra loro: cose minime da sapere

Il prossimo 5 giugno si voterà per rinnovare sindaco e consiglio comunale anche a Caserta, che dal giugno del 2015 è governata da un commissario straordinario, il prefetto Maria Grazia Nicolò. L’ex sindaco Pio Del Gaudio, eletto nel 2011 con Forza Italia, era stato sfiduciato dai consiglieri che si erano dimessi in blocco dopo aver bocciato il bilancio di previsione. Nel luglio del 2015 Del Gaudio era stato arrestato (e poi rilasciato) dai carabinieri nell’ambito dell’operazione “Medea”, inchiesta che coinvolgeva diversi imprenditori considerati vicini ai Casalesi e il senatore Carlo Sarro. Lo scorso maggio, in un filone di quell’operazione, era stato arrestato anche il vicesindaco Enzo Ferraro, accusato di aver favorito l’aggiudicazione di una gara d’appalto per la gestione del servizio di trasporto di disabili a un’azienda riconducibile all’imprenditore Angelo Grillo, collegato a un clan della camorra.

I candidati
I candidati a sindaco di Caserta sono otto. Carlo Marino, avvocato, ex vicesindaco e ex assessore ai Lavori Pubblici, è il candidato del centrosinistra ed è sostenuto tra gli altri da PD, PSI, Verdi e dalla lista “Caserta Popolare”, che fa riferimento al Nuovo Centro Destra di Alfano. Il centrodestra, come altrove, si è diviso: Enrico Trapassi è il candidato della lista “Noi con Salvini” mentre Riccardo Ventre, 72 anni e ex presidente della provincia di Caserta, è sostenuto da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ci sono poi Gianfausto Iarrobino, Aniello Spirito, Francesco Apperti, Luigi Cobianchi e Vincezo Bove, sostenuti da liste civiche. Il Movimento 5 Stelle non ha presentato nessuna lista.

In vista delle elezioni non sono stati pubblicati sondaggi e sui giornali locali ci sono notizie discordanti. Secondo alcuni nessun candidato supererà il 50 per cento dei voti al primo turno e dunque si andrà al ballottaggio; secondo altri il candidato favorito è Marino, del PD, che potrebbe vincere anche al primo turno. A sostenere che si andrà al ballottaggio è il candidato di centrodestra Ventre, che ha citato non meglio precisati «maggiori istituti demoscopici italiani» e ha detto: «Hanno accertato matematicamente che la corsa a sindaco della città di Caserta si concluderà al ballottaggio, con le maggiori coalizioni di centrodestra più civiche e di centrosinistra distanziate da pochi punti percentuali e, comunque, ben lontane anche dalla soglia del 40 per cento».

Cosa si dice
Buona parte della campagna elettorale è stata occupata dai principali candidati di centrodestra e centrosinistra, Ventre e Marino, e da una serie di discussioni e attacchi sulla legalità, la trasparenza e le composizioni delle rispettive liste. I giornali locali sono pieni di comunicati e lettere di botta e risposta tra i candidati, i loro capilista o i dirigenti dei rispettivi partiti.

Con Marino, dicono i suoi critici, sono passati numerosi assessori, consiglieri e dirigenti del centrodestra; nelle sue liste ci sono persone molto vicine all’ex vicesindaco Ferraro, che è stato arrestato. Ventre ha detto che «come risulta dagli atti giudiziari» una lista di centrosinistra «facente capo all’avvocato Marino, era stata preparata da un soggetto coinvolto negli arresti, nella cui casa è stato trovato materiale propagandistico di alcuni candidati di quella lista, ripeto, di centrosinistra nonché copia di un documento di riconoscimento di uno di tali candidati e, cosa ancora più grave, i moduli di accettazione della candidatura». Il centrosinistra si è difeso negando le accuse, il Nuovo Centro Destra (che sostiene Marino) a sua volta ha consigliato a Ventre di controllare le sue liste e i nomi delle persone che ha scelto di candidare: «Nelle sue dichiarazioni Ventre non ha mai parlato di legalità, mai di anticamorra, mai di anticorruzione. Abbia coraggio, dica che la camorra e i camorristi fanno schifo e chi alimenta le loro casse è ancora più schifoso». Ventre ha risposto che da chi lo accusa lo separano «anni luce di moralità, trasparenza, capacità amministrativa […] e quanto può separare un uomo vero da un parolaio».

Marino ha attaccato Ventre anche per la sua età anagrafica; Ventre ha risposto facendo un riferimento alla campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti: «Donald Trump e Hillary Clinton, che si candidano per una carica un milione di volte più importante di quella di sindaco di Caserta, hanno quasi la mia stessa età, così come pure diversi amici di partito del candidato sindaco di centrosinistra hanno ricoperto le funzioni di presidente della Repubblica ben oltre i miei 72 anni». In tutto questo, non è stato dato molto spazio alle proposte concrete dei vari candidati per la città.