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  • Mercoledì 30 marzo 2016

Come ne esce l’Italia

I problemi della nazionale di calcio, dopo la sconfitta di ieri con la Germania

(PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images)
(PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images)

Ieri sera la nazionale italiana ha perso 4 a 1 contro la Germania nella seconda delle quattro amichevoli organizzate prima dell’inizio degli Europei in Francia. Contro i campioni del mondo in carica l’Italia di Antonio Conte, che rispetto alla gara contro la Spagna ha cambiato diversi giocatori, non ha giocato affatto bene ed ha evidenziato tutti i problemi principali che la squadra dovrà risolvere prima dell’inizio degli Europei: una generale confusione in attacco, quasi sempre inconcludente, una netta inferiorità a centrocampo e una preoccupante frequenza di errori difensivi. Questi segnali non sono positivi, ma bisogna ricordare però che le amichevoli, in special modo per una squadra come l’Italia, che non ha ancora un sistema di gioco ben collaudato o una formazione titolare fissa e pienamente affidabile, si organizzano soprattutto per sperimentare nuove tattiche e per vedere come si trovano i giocatori che negli ultimi mesi hanno giocato meno in nazionale ma che poi potrebbero tornare utili ad Europeo in corso. La nazionale avversaria poi era la Germania, una squadra che, anche se con alcune riserve, rimane una delle più forti del mondo.

I problemi in attacco
Nei primi dieci minuti di partita, il tridente in attacco formato da Simone Zaza, Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi era sembrato partire abbastanza bene. Il buon rendimento però è durato poco: la velocità iniziale dei tre si è trasformata in confusione e Zaza non è mai riuscito a controllare bene i passaggi di Insigne. Sulla fascia destra Bernardeschi ha dimostrato di non saper garantire ancora il rendimento di Antonio Candreva. La difesa della Germania, inizialmente formata da un solo titolare, Matts Hummels, e protetta dal centrocampista difensivo Toni Kroos, dopo pochi minuti di partita aveva già preso le misure del reparto offensivo italiano. Il migliore attaccante dell’Italia si è dimostrato Stefan El Shaarawy, entrato al 69esimo minuto e autore dell’unico gol dell’Italia.

La lentezza del centrocampo
Probabilmente è stato il reparto che più ha sofferto. Di fronte alla rapidità di gioco di Toni Kroos e Mesut Özil, Thiago Motta e Montolivo sono stati annullati e hanno dimostrato di non poter giocare insieme, almeno non con il modulo di ieri, il 3-4-3, e contro una squadra che non palleggia più di tanto ma sa accelerare il gioco in pochissimo tempo. Il centrocampo tedesco, dal primo gol di Toni Kroos, ha preso il sopravvento su due giocatori poco reattivi come Thiago Motta e Montolivo, che per giocare bene hanno bisogno di un compagno che si muova di più, con maggior rapidità e che sia in grado di andare a pressare gli avversari.

Il terzo gol della Germania: Montolivo e Thiago Motta vengono saltati, Draxler riesce a superare facilmente sia Darmian che Bonucci, che cade in maniera scomposta e rimane a terra. Thiago Motta resta indietro e non riesce a seguire Hector, che segna da appena dentro l’area dell’Italia

Gli errori in difesa
Con un centrocampo praticamente annullato, la linea difensiva formata da Darmian, Bonucci e Acerbi è andata in difficoltà e ha commesso diversi errori. Il secondo gol della Germania, per esempio, è stato segnato da Mario Götze, di testa, nonostante fosse circondato da due giocatori dell’Italia. L’assist di Thomas Müller ha scavalcato Bonucci ed è arrivato a Götze senza che Darmian e Florenzi riuscissero a fermarlo.

 

Anche gli esterni Florenzi e Giaccherini sono andati in grande difficoltà davanti a Rudy e Hector. Conte non ha cercato di sistemare la squadra per tentare di rimontare, probabilmente dopo aver considerato la supremazia in campo di quasi ogni giocatore della Germania, e ha provato a limitare i danni, per evitare di subire altri gol. Il quarto gol della Germania è stato segnato da Özil su rigore al 75esimo minuto.

E quindi?
Nonostante il risultato, la sconfitta contro la Germania potrebbe essere stata molto utile a Conte per capire in che modo affrontare due squadre forti ma differenti come la Spagna, contro cui l’Italia aveva giocato decisamente bene, e la Germania, contro cui una sconfitta era da mettere in conto. Al termine della partita, nella conferenza stampa, Conte ha detto: “Servivano test importanti per fare delle valutazioni. Perdere non fa mai piacere ma scontrandoci contro spagnoli e tedeschi abbiamo incontrato i migliori e abbiamo così capito quali sono le distanze che ci dividono dalle nazionali top. Non posso rimproverare nulla ai ragazzi che hanno dato quello che potevano in termini di impegno, volontà e determinazione. Purtroppo non è bastato. C’è un gap da colmare nei confronti di alcune squadre, lo sapevamo”.

La prossima amichevole dell’Italia verrà giocata contro la Scozia fra due mesi, l’ultima contro la Finlandia il 6 giugno, quattro giorni prima dell’inizio degli Europei, quindi contro due squadre ampiamente alla portata. Conte ha detto più volte che per le convocazioni non ci saranno sorprese, cioè che verranno chiamati solo giocatori già testati nel corso delle amichevoli, e non sembra che nessuno dei giocatori scesi in campo ieri sera rischi seriamente di perdere la convocazione.