Twitter è più facile di quello che pensate

Guida per chi ha provato una sola volta nella vita il social network, ci ha rinunciato dopo pochi minuti ma vuole dargli una seconda chance

(LLUIS GENE/AFP/Getty Images)
(LLUIS GENE/AFP/Getty Images)

Nonostante sia uno dei social network più conosciuti e citati al mondo, Twitter ultimamente non se la sta passando benissimo. La società fatica a fare aumentare il suo numero di iscritti e negli ultimi tre mesi del 2015 ne ha addirittura persi 2 milioni, passando da 307 a 305 milioni persone che lo utilizzano. Le difficoltà di Twitter sono legate a qualche scelta aziendale poco azzeccata in passato, a un riordino dei suoi dirigenti che ha impiegato più tempo del previsto e più in generale al modo in cui funziona il social network, giudicato da molti utenti troppo complicato se paragonato a Facebook, il suo primo concorrente. Negli ultimi mesi quelli di Twitter si sono dati da fare per migliorarlo e semplificarlo, ci sono ancora cose da sistemare naturalmente, ma il rischio è che in molti smettano di usarlo convinti dal luogo comune che sia complicato e inutile. Questa è una piccola guida per chi si era iscritto a Twitter, lo aveva provato cinque minuti e poi aveva lasciato perdere.

A cosa mi serve?
È la prima domanda da farsi e la risposta non può essere “a fare qualcosa che posso già fare su Facebook”. Twitter serve per restare in contatto con altre persone, certo, ma è soprattutto un sistema per restare informati e per ottenere notizie in tempo reale, magari da più fonti e con qualche GIF animata divertente in mezzo. La sua timeline è più veloce e dinamica della sezione notizie di Facebook: si aggiorna rapidamente, è in ordine cronologico (ok, quasi sempre) e permette di seguire più facilmente gli aggiornamenti su uno stesso argomento, semplicemente usando gli #hashtag.

Come ricorda Joanna Stern del Wall Street Journal, non è obbligatorio collegarsi di continuo a Twitter come si fa con Facebook. Si può per esempio decidere di utilizzarlo solo quando si segue un evento in diretta, che sia un concerto, l’invasione dei marziani o il proprio reality show preferito, ignorandolo per il resto del tempo. È uno strumento, sempre disponibile, ma non richiede di rifletterci (o costruirci) dentro una vita come avviene con Facebook. Le stesse conoscenze su Twitter possono essere più casuali e meno strette rispetto a quelle di Facebook, dove di solito si ha a che fare più che altro con persone che si conoscono anche oltre lo schermo.

Chi seguire?
Uno dei problemi che segnalano spesso i nuovi arrivati su Twitter è la difficoltà nel capire quali profili seguire. Il social network ha lavorato molto negli ultimi mesi per risolvere lo spaesamento delle matricole: subito dopo essersi iscritti, la pagina principale di Twitter mostra un elenco di profili suddivisi per tipologia e argomento tra cui scegliere. Man mano che si seguono nuovi account, Twitter ne consiglia altri sulla base delle scelte precedenti, semplificando un poco le cose. Chi è interessato alle notizie in tempo reale può iscriversi a decine di account di altrettante agenzie di stampa, siti di news, emittenti televisive e singoli giornalisti. Lo stesso vale per chi è interessato ai siti e ai consigli su come cucinare meglio, per gli appassionati di Spazio o di musica.

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Il consiglio è di seguire almeno una cinquantina di account, quando si comincia, tanto c’è sempre tempo per abbandonare un profilo se si scopre che è noioso o che non pubblica cose interessanti. In questo, Twitter è meno formale rispetto a Facebook: quasi tutti i profili sono aperti, quindi non si deve attendere di essere accettati per seguire qualcuno. Si diventa “follower” di un profilo quando si inizia a seguirlo. Twitter ha in ogni profilo un contatore per mostrare di quanti account si è follower e per vedere quanti follower si hanno, cioè quante persone vi seguono.

Ordine cronologico e tweet in evidenza
Di recente Twitter ha aggiunto una nuova opzione per vedere una selezione di tweet in evidenza, al posto del classico elenco cronologico di tweet. La cosa ha fatto storcere il naso ai puristi del servizio, ma se si è appena iscritti può essere utile attivarla per farsi meglio un’idea di cosa pubblicano i profili che si seguono. Di solito poco dopo l’iscrizione Twitter propone di attivare l’opzione.

Menzioni, retweet, risposte (e niente panico)
A differenza di Facebook, al primo utilizzo Twitter può sembrare effettivamente più complicato da usare e molti abbandonano, confusi da alcuni sistemi e opzioni poco intuitivi. In realtà termini e cose da imparare non sono molte.

Tweet
I post su Twitter si chiamano così e possono essere lunghi al massimo 140 caratteri, al loro interno possono essere inseriti link, fotografie, video e persino sondaggi.

Retweet (RT) 🔁
Equivale al “Condividi post” su Facebook, fare un retweet significa rendere visibile anche nella propria timeline il tweet di qualcun altro, in modo che lo possano vedere i propri follower. Quando si fa un RT, la persona che aveva pubblicato l tweet originale lo vede nel suo centro notifiche. Più RT si ricevono, più un tweet circola e più viene visto. Twitter mostra anche il numero di RT a tutti gli utenti, che quindi possono farsi un’idea di quanto sia popolare un singolo contenuto sul social network.

Cuore ❤️
Serve per contrassegnare un tweet, come se fosse un “Mi piace” a un post di Facebook. Un tempo lo strumento era identificato con una stellina e serviva per mettere nei preferiti un tweet, come si fa con le pagine Internet nel browser. Il cuore ha un senso più ampio del semplice “Mi piace”, c’è chi lo usa per salvare tra i suoi preferiti un contenuto che tornerà a vedersi più tardi, oppure per fare sapere a qualcuno che ha visto un suo messaggio pubblico.

@Vattelapesca
Ognuno su Twitter ha un nome utente attraverso cui è raggiungibile, un po’ come con le email. Se si vuole entrare in contatto con qualcuno mandandogli un tweet pubblicamente si utilizza un “@“ prima del suo nome utente: oltre a mittente e ricevente, il messaggio sarà visibile solo alle persone che seguono entrambi. Si può anche menzionare qualcuno, in modo che il messaggio con @Qualcuno sia visibile a tutti: per farlo è sufficiente aggiungere del testo prima della “@“ (un punto è sufficiente).

Messaggi Diretti
Su Twitter si possono anche inviare messaggi privati, che possono vedere solo le persone che se li scambiano. In questo caso non ci sono limiti di 140 caratteri e il sistema funziona più o meno come quello delle varie applicazioni per i messaggi.

Blocca e togli voce
Gli account molesti possono essere bloccati, in modo da rendere il proprio profilo inaccessibile. C’è anche la possibilità di ammutolire un account con l’opzione “Togli voce”: in questo caso la persona zittita non se ne renderà conto e non saprà di essere stata bloccata.

#Hashtag
Se si aggiunge il simbolo “#” davanti a una parola, questa diventa un hashtag: una parola chiave che è al tempo stesso un link, se ci si clicca sopra si finisce in una pagina che elenca tutti i tweet che hanno utilizzato quell’hashtag. In queste pagine di ricerca Twitter aggiunge spesso contenuti di altro tipo, per scoprirne di nuovi e per trovare nuovi account cui iscriversi.

Tendenze
Nella pagina principale di Twitter c’è, nella colonna di sinistra, una sezione che si chiama “Tendenze” in cui sono raccolti gli hashtag e gli argomenti più discussi nelle ultime ore sul social network. Cliccando su ognuno si possono trovare i tweet più rilevanti e ci si può unire alla conversazione.

Farsi conoscere
Molti non personalizzano la loro pagina profilo, preferendo più che altro seguire le notizie e i tweet degli altri, senza intervenire. Va benissimo, ma chi vuole invece entrare in contatto con altre persone dovrebbe prendersi qualche minuto per scegliere una foto profilo e, soprattutto, scrivere qualche riga per descriversi.

Parlare con chi
Superati i primi momenti di panico dopo l’iscrizione, in cui sembra che su Twitter siano tutti matti che si parlano addosso in contemporanea, potrete scoprire che ci sono molte persone ben disposte a iniziare una conversazione. Il vantaggio di Twitter, rispetto ad altri social network, è quello di rendere accessibili facilmente persone di ogni tipo dagli astronauti ai capi di governo, passando per le celebrità. Ci sono profili con milioni di follower che probabilmente non risponderanno mai a un tweet, in compenso molte aziende offrono i loro servizi di assistenza tramite Twitter e alcuni funzionano molto bene.

Non parlare affatto
Twitter può essere usato semplicemente per seguire le notizie e i tweet degli altri, soprattutto quando ci sono particolari eventi o fatti di cronaca. Non è obbligatorio usarlo per conversare con qualcun altro, posto che comunque si può sempre iniziare a farlo in seguito.

Niente fretta
Per imparare a utilizzare tutte le funzioni di Twitter è necessario un po’ di tempo, così come capire il modo in cui lo si vuole usare e per farci cosa. I responsabili del social network hanno promesso che continueranno a lavorare per semplificarlo e per aggiungere altre funzionalità, anche per aumentare il coinvolgimento degli utenti.

Il Post è su Twitter con un profilo principale e diversi account tematici, qui trovate una lista di chi lo utilizza in redazione compreso il peraltro direttore, che qui vi spiega perché a volte non vi risponderà.