A Bologna si litiga per le benedizioni pasquali a scuola

Il TAR le aveva sospese, ora il Consiglio di Stato ha sospeso la sospensione ma intanto da due anni si fanno comunque (forse non ne usciranno mai)

Aula di una scuola primaria (ANSA/LUCA CASTELLANI)
Aula di una scuola primaria (ANSA/LUCA CASTELLANI)

Il Consiglio di Stato ha sospeso una decisione del TAR dell’Emilia-Romagna che aveva vietato le benedizioni pasquali in tre scuole di Bologna, quelle che fanno parte dell’Istituto Comprensivo 20: le scuole primarie Carducci e Fortuzzi e la scuola secondaria di primo grado Rolandino De’ Passaggeri. Ad appellarsi al Consiglio di Stato erano stati il ministero della Pubblica Istruzione e l’amministrazione dell’istituto: hanno chiesto l’annullamento della sentenza del TAR anche se la benedizione pasquale inizialmente oggetto della contesa ha avuto luogo l’anno scorso.

Questa vicenda è iniziata infatti il 9 febbraio 2015, quando il consiglio dell’Istituto Comprensivo 20 decise di organizzare una cerimonia di benedizione pasquale, fuori dall’orario scolastico. Un gruppo di genitori e insegnanti, contrario alla decisione del consiglio d’istituto e sostenuto dall’associazione “Comitato Bolognese Scuola e costituzione”, aveva fatto ricorso al TAR. La sentenza del tribunale amministrativo è però arrivata solo il 29 gennaio 2016, e per questa ragione prima della Pasqua del 2015 tre parroci erano andati a benedire gli ambienti delle scuole. Non molti bambini erano presenti alle cerimonie; alla scuola Fortuzzi per esempio c’erano solo dieci bambini su 250. Secondo il TAR la benedizione cattolica non può essere praticata nei locali scolastici, in quanto si tratta di un rito religioso e non di un’attività formativa.

Per ora il Consiglio di Stato ha semplicemente sospeso la sentenza del TAR: una decisione definitiva verrà presa a un’udienza fissata per il 28 aprile 2016. Anche quest’anno quindi le scuole dell’Istituto Comprensivo 20 potranno organizzare le benedizioni pasquali, visto che la Pasqua cade il 27 marzo: i parroci delle chiese vicine alle tre scuole hanno chiesto nuovamente la disponibilità dei locali scolastici. Il Consiglio di Stato non ha ascoltato la testimonianza dei gruppi di genitori e insegnanti contrari alle benedizioni prima di sospendere la decisione del TAR.

La preside dell’Istituto Comprensivo 20 Daniela Turci ha detto a Repubblica Bologna che le benedizioni pasquali saranno riproposte, aperte a chi è interessato e non obbligatorie. Secondo il Comitato Bolognese Scuola e costituzione, “il ministero ha voluto sospendere l’affermazione di un fondamentale principio costituzionale scavalcando la legittima dinamica processuale e senza attendere la pronuncia del giudice d’appello”.