Come nacque il secolo della BMW

Oggi la più grande azienda di auto "premium" compie cent'anni: a costruire automobili ce ne mise tredici, in cui passò dagli aeroplani alle motociclette, e attraverso diverse vicissitudini aziendali

Una BMW R 32 del 1923, il primo modello di motocicletta prodotto da BMW.
Una BMW R 32 del 1923, il primo modello di motocicletta prodotto da BMW.

Il gruppo tedesco BMW – che oggi è il più grande produttore mondiale di auto “premium” con i marchi BMW, Mini e Rolls-Royce e di motociclette BMW Motorrad – deve la sua nascita a tre diverse aziende costruttrici tedesche: la bavarese Rapp-Motorenwerke GmbH (Fabbrica motori Rapp Srl), la Fahrzeugfabrik Eisenach AG (Fabbrica veicoli Eisenach SpA) della Turingia e la Bayerische Flugzeugwerke AG (BFw, Fabbrica bavarese d’aeroplani SpA), che venne fondata il 7 marzo 1916 a Monaco di Baviera, Germania.

La Rapp-Motorenwerke era stata creata da Karl Rapp e Julius Auspitzer nel 1913 per costruire motori per aeroplani e altri veicoli: sebbene all’inizio della Prima guerra mondiale l’esercito tedesco avesse deciso di non comprare i motori della Rapp perché vibravano eccessivamente ed erano troppo pesanti, Franz Josef Popp – un ingegnere dell’aviazione di marina austro-ungarica, alleata della Germania – riconobbe che il personale e gli stabilimenti dell’azienda avevano un ottimo potenziale per costruire su licenza i motori aeronautici Austro-Daimler. Nel 1916 Popp assunse la guida dell’azienda e nominò a capo della progettazione l’ingegnere tedesco Max Friz, proveniente dalla Daimler di Stoccarda. Sotto la direzione di Popp, Friz progettò in breve tempo un nuovo motore aeronautico, il BMW Tipo IIIa, che aveva la capacità di funzionare ad altitudini molto elevate, cosa che lo rendeva nettamente superiore agli altri motori dell’epoca.

Nel 1917 l’esercito prussiano decise di acquistare 600 motori Tipo IIIa e la Rapp dovette quindi riorganizzare la propria struttura: Popp divenne il direttore generale e Fritz il capo progettista, mentre il fondatore Karl Rapp lasciò l’azienda, che il 21 luglio 1917 cambiò nome in Bayerische Motoren Werke GmbH (Fabbrica bavarese motori Srl), le cui iniziali furono appunto BMW. Il 10 dicembre dello stesso anno la BMW registrò il logo utilizzato ancora oggi: un cerchio con le lettere BMW e i colori nazionali bavaresi, blu e bianco. Come spiega il video qui sotto, l’interpretazione secondo cui gli spicchi bianchi e blu rappresentano l’elica di un aereo in movimento è successiva alla nascita del logo e si deve all’immagine di copertina di una rivista aeronautica BMW del 1929.

Nel novembre 1918, con la fine della Prima guerra mondiale, le commesse militari s’interruppero e un mese dopo lo stabilimento della BMW a Monaco venne chiuso: gli Alleati avevano imposto alla Germania sconfitta di non produrre aerei né motori aeronautici e BMW rischiò il fallimento. Nel febbraio 1919 lo stabilimento fu riaperto e Popp riuscì a convertire BMW alla produzione di freni pneumatici per treni, su licenza della Knorr-Bremse AG di Berlino. Nel frattempo, nell’agosto 1918 la BMW era diventata una SpA e aveva tra i suoi principali azionisti il finanziere austriaco di origini italiane Camillo Castiglioni: dopo la fine della guerra Castiglioni aveva comprato tutte le quote BMW dagli altri azionisti, i quali senza commesse militari pensavano che l’azienda non avrebbe avuto un futuro.

Nell’agosto 1920 la Knorr-Bremse comprò tutte le azioni BMW di Castiglioni, diventandone proprietaria, e negli anni successivi l’attività di BMW crebbe in modo consistente. Nel 1922, però, Castiglioni riuscì a riacquistare dalla Knorr-Bremse il marchio BMW e la sua divisione motori, che trasferì negli stabilimenti di un’altra azienda di sua proprietà: la Bayerische Flugzeugwerke AG, costruttrice di aerei durante la guerra e poi di motociclette. Da questa fusione deriva l’attuale gruppo BMW, che in seguito fece corrispondere la propria nascita a quella della vecchia BFw, avvenuta il 7 marzo 1916.

Castiglioni mise a capo della “nuova BMW” – oramai ex Bayerische Flugzeugwerke AG – di nuovo Popp e Friz, i quali proseguirono con la produzione di motociclette, motori e riavviarono la costruzione di motori aeronautici. Il 28 settembre 1923 BMW presentò al Salone motoristico tedesco di Berlino la sua prima motocicletta: la BMW R 32 che si vede nell’immagine qui sopra. Questo modello era mosso da un motore boxer a cilindri orizzontali contrapposti da 500 cc di cilindrata e da un albero di trasmissione al posto della catena, una particolare configurazione tecnica che le moto BMW utilizzano ancora oggi.

BMW diventò anche un costruttore di automobili il 22 marzo 1929, quando la prima BMW 3/15 PS uscì dalla linea di produzione. La BMW 3/15 PS era un’evoluzione dell’omonimo modello a marchio Dixi, una versione del modello economico inglese Austin Seven che veniva costruita su licenza dalla Fahrzeugfabrik Eisenach, azienda acquistata da BMW il 1 ottobre 1928. Il numero 3 indicava la classe fiscale cui l’auto apparteneva, mentre il 15 corrispondeva ai cavalli vapore (CV) erogati dal motore 750 cc di cilindrata. Nel 1932 BMW concluse il contratto di licenza con Austin e poco dopo presentò il primo modello di auto progettato in casa: la BMW 3/20 PS, che rimase in produzione fino al 1936 e fu venduta in circa 6.000 esemplari.