• Moda
  • Sabato 27 febbraio 2016

Cosa hanno fatto Prada, Moschino e Versace a Milano

Cioè le tre migliori sfilate della settimana della moda finora, che durerà fino al 29 febbraio

di Enrico Matzeu – @ematzeu

(TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)
(TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

Il 24 febbraio è cominciata la settimana della moda a Milano, che durerà fino al 29 febbraio, durante la quale molti stilisti e brand – soprattutto italiani – hanno presentato le proprie collezioni per l’autunno/inverno 2016. Dopo la sfilata di Gucci – che si è tenuta il primo giorno della manifestazione – si è parlato molto di altre tre sfilate di marchi molto famosi, sia in Italia che all’estero: Prada, Moschino e Versace.

Prada

Giovedì 25 febbraio ha sfilato Prada. Gli addetti ai lavori sono rimasti molto impressionati dalla nuova collezione e hanno detto che è stata una delle più innovative della storia del marchio. In molti hanno sostenuto che con questa collezione Miuccia Prada, che disegna gli abiti con il suo team guidato dal designer Fabio Zambernardi, abbia usato per i suoi vestiti diversi materiali, riuscendo allo stesso tempo a soddisfare sensibilità distinte. È stata definita anche una collezione molto politica, perché, come ha spiegato Tim Blanks su Business of Fashion, «ha dato una visione polarizzata del mondo: il potere e la debolezza, il ricco e il povero». Questo contrasto lo si vede in diversi abiti della collezione Prada, come un mantello proposto sia in pelliccia che in un materiale più povero come il canvas, oppure nei corsetti utilizzati sopra ai cappotti come cinture.

Prada ha usato sia tessuti preziosi come il broccato, sia tessuti più ordinari come la lana a quadri: ha aggiunto di voler rappresentare in qualche modo il percorso che una donna compie nella propria vita – più precisamente un “viaggio” – portandosi dietro un “bagaglio” di esperienze e conoscenze. Per questo motivo ha fatto indossare alle modelle dei piccoli diari in pelle – come quello mostrato nelle foto qui sopra – che ha usato come pendenti sulle collane o ha appeso alle cinture. Il tema del viaggio è stato rimarcato, nell’idea della stilista, anche con dei cappellini “alla marinara” indossati dalle modelle. Oltre ai cappellini, sono state usate anche particolari stampe delle camicie, che hanno richiamato la collezione maschile che aveva sfilato a gennaio. La colonna sonora è stata curata da Fréderic Sanchez e ha incluso canzoni come “Stolen Roses” di Karen Elson e “To Bring You My Love” di PJ Harvey.

Moschino

La sfilata di Moschino, disegnata dallo stilista Jeremy Scott – che sfila anche a New York con il suo marchio – è stata molto scenografica. Moschino ha ricreato in passerella una casa signorile abbandonata con mobili antichi e cornici dorate accatastate. Le modelle hanno sfilato sopra a tappeti persiani e il pubblico è stato fatto sedere su delle poltrone antiche. Lo stilista ha definito lo show un “falò delle vanità”, perché si è immaginato che le modelle scappassero dall’incendio di una casa ottocentesca: per questo ha disegnato una serie di abiti da sera in taffetà e tulle con molti segni di bruciatura. Per dare l’impressione che stessero bruciando davvero, alcuni abiti emanavano anche del fumo.

Un’altra cosa particolare della sfilata di Moschino è stata la rappresentazione del concetto della “dipendenza” alla moda. Agli ospiti della sfilata è stata regalata una cover per iPhone in cui era stato riprodotto un pacchetto di sigarette con la scritta “fashion kills” (“la moda uccide”): la rivista di moda Dazed ha scritto che Scott ha voluto paragonare la dipendenza alla nicotina a quella che si crea con la moda. Oltre ai vestiti incendiati, hanno sfilato anche dei look ispirati ai motociclisti, con stivali, guanti e dettagli in pelle, mescolati a gonne e shorts in jeans e a pezzi di abiti da sera in taffetà. La sfilata è stata chiusa da un abito nero con un vero candelabro, ripreso anche dagli orecchini di alcune modelle. Sempre secondo Dazed, a partire dal suo arrivo Jeremy Scott è riuscito a ridare energia al brand di Moschino.

Versace

La sfilata di Versace si è tenuta venerdì 26 febbraio e i giornali hanno scritto che Donatella Versace è riuscita a smarcarsi dal consueto stile del suo brand, eliminando abiti a sirena, scollature e look provocanti. Gli abiti di questa collezione sono stati pensati soprattutto per il giorno e ci sono elementi che si avvicinano allo sportswear, come le giacche e le bluse con inserti sportivi. Sarah Mower ha spiegato su Vogue che lo stile proposto dalla Versace è sicuramente sensuale, ma adatto a tutte le donne. Oltre a una serie di abiti e cappotti blu scuro, Versace ha proposto anche vestitini, gonne e pantaloni con delle fantasie astratte e verticali molto colorate e a volte piene di ricami. Da qualche collezione sono ormai sparite le stampe barocche che da sempre hanno caratterizzato il brand. Hanno sfilato molte modelle e star famose amiche di Donatella Versace, come la top model Gigi Hadid, che ha aperto e chiuso la sfilata, Kendall Jenner (sorellastra di Kim Kardashian), ma anche Adriana Lima, Natasha Poly, Mariacarla Boscono e Irina Shayk.