La lettera dei sindaci Doria, Pisapia e Zedda sulle prossime elezioni amministrative

I sindaci di Genova, Milano e Cagliari – nessuno dei quali è del PD – chiedono l'unità del centrosinistra a partire dalle prossime amministrative

Festa in Piazza Duomo a Milano per la vittoria di Pisapia, maggio 2011 (LaPresse)
Festa in Piazza Duomo a Milano per la vittoria di Pisapia, maggio 2011 (LaPresse)

Su Repubblica di oggi è stata pubblicata una lettera firmata da Marco Doria, Giuliano Pisapia e Massimo Zedda, rispettivamente sindaci di Genova, Milano e Cagliari, in cui si chiede di costruire un centrosinistra unito – citando esplicitamente il PD e SEL – in vista delle prossime elezioni. Nella lettera si parla anche dell’attuale governo composto da PD e Nuovo Centro Destra, dicendo che è un momento transitorio e che va superato «a partire dai Comuni».

Nessuno dei tre sindaci fa parte del PD e tutti sono stati eletti battendo i candidati del PD alle primarie. Pisapia, sindaco di Milano dal 2011, è stato eletto battendo al ballottaggio il sindaco di centrodestra Letizia Moratti dopo aver vinto le primarie del centrosinistra nonostante non fosse sostenuto dal PD, che promuoveva invece la candidatura di Stefano Boeri. Massimo Zedda è sindaco di Cagliari, è di Sinistra Ecologia Libertà e alle primarie del 2011 aveva stravinto contro il candidato del PD. Una storia simile, nel 2012, riguarda l’elezione a sindaco di Marco Doria a Genova. A Milano e Cagliari le amministrative si terranno il prossimo maggio.

Caro direttore, le notizie che arrivano dalla Francia suonano come un ulteriore campanello d’allarme che deve farci riflettere e che impone, a chiunque possa, di fare qualcosa per impedire che la destra, il populismo e la paura vincano. Il nostro Paese – malgrado le tante difficoltà – sembrava stesse vivendo un accenno d’orgoglio e di ripresa. Ma già dopo gli attentati di Parigi, purtroppo, era diventato forte il rischio che si precipitasse nuovamente in una situazione di profonda preoccupazione, che nel futuro vede solo ombre. Oggi quell’apprensione si fa più forte.

Per questo noi, che governiamo le nostre città con un approccio ideale e non ideologico, pensiamo che in un momento così difficile e complesso sia necessario ritrovare quell’unità aperta e larga del centrosinistra che, sola, può ridare fiducia alle cittadine e ai cittadini italiani. Per far questo è indispensabile ripartire dalle forze politiche che, insieme al civismo autentico, compongono, in gran parte d’Italia, il centrosinistra e che, con differenze ma unità di intenti, hanno saputo vincere e governare. Quelle forze sono principalmente il Partito Democratico, perno e componente maggioritaria, e Sel. Uno schema diverso rispetto a quello del governo nazionale, dove Sel è all’opposizione. Ma noi auspichiamo e lavoriamo affinché questa fase sia un momento transitorio. A partire dai Comuni.

(Continua a leggere su Repubblica)