• Mondo
  • Venerdì 13 novembre 2015

La strage a Parigi

Ci sono stati sette attentati in varie zone della città: sono state uccise almeno 120 persone, Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza

Due ragazzi allo Stade de France, Parigi, 13 novembre 2015.
(AP Photo/Christophe Ena)
Due ragazzi allo Stade de France, Parigi, 13 novembre 2015. (AP Photo/Christophe Ena)

Nella sera di venerdì sette attentati a Parigi hanno causato la morte di almeno 120 persone, secondo le stime della magistratura francese. Gli assalitori hanno utilizzato armi di diverso tipo, ci sono state sparatorie e secondo le prime ricostruzioni alcune esplosioni. Non ci sono ancora rivendicazioni affidabili degli attentati.

François Molins, il procuratore di Parigi, ha dato qualche informazione sul numero delle persone uccise negli attacchi: ha parlato genericamente di “alcuni morti” allo Stade de France, di 18 morti in rue de Charonne, di un morto in boulevard Voltaire, di 5 morti in rue dela Fontaine au Roi e di 14 morti in rue Alibert. Non ha invece dato informazioni precise sulle persone morte al Bataclan, un locale piuttosto famoso anche per i suoi concerti, dove sono state tenute in ostaggio circa 100 persone: la polizia ha fatto irruzione nella notte, liberando decine di persone; secondo le autorità sono morti gli assalitori e i media francesi parlano di quattro persone morte tra le forze di sicurezza (non è chiaro se si tratti di agenti). Molins ha parlato di 5 assalitori morti, ma le notizie sono ancora molto confuse e non è chiaro chi abbia organizzato e condotto gli attacchi. Alla cittadinanza è stato consigliato di restare in casa.

Ci sono state anche esplosioni fuori dello Stade de France – nel nord della città – lo stadio dove questa sera si stava giocando una partita amichevole tra le nazionali di calcio di Francia e Germania. Il presidente francese François Hollande, presente allo stadio, è stato fatto allontanare per ragioni di sicurezza. Hollande ha tenuto una conferenza stampa poco dopo gli attacchi: ha dichiarato lo stato di emergenza e ha annunciato il ripristino dei controlli alle frontiere. Intanto è stata convocata una riunione di emergenza al ministero degli Interni per fare il punto della situazione.

Quello di venerdì sera in Francia è il più grave attacco terroristico contro una città europea dalle esplosioni di Madrid del 2004, che portarono alla morte di 191 persone. Per la Francia, poi, è il secondo grave attacco nel giro di un tempo relativamente breve: sono passati 11 mesi dalla strage nella redazione di Charlie Hebdo e in un supermercato kosher di Parigi, mentre lo scorso agosto solo l’intervento di tre persone ha evitato una nuova strage su un treno che viaggiava da Amsterdam a Parigi.