Le cinque cose più importanti nell’ultimo episodio di Game of Thrones

Una puntata estenuante: il piano di Cersei prende una piega inaspettata, Tyrion e Jorah arrivano da Daenerys

di Stephanie Merry – Washington Post

Che settimana estenuante a Game of Thrones. Siamo stati sbalzati da Approdo del Re a Castello Nero a Meereen e poi di nuovo da capo. Più o meno l’unico personaggio a non comparire è stato il caro tonto Podrick (non abbiamo visto neanche Arya, ma per quel che ne sappiamo poteva pure aggirarsi indossando una faccia diversa). Af ogni modo, queste sono le cinque cose più importanti successe nel settimo episodio della quinta stagione, Il Dono.

Il lungo gioco di Cersei potrebbe portare a qualcosa
Questa settimana il vento è cambiato rapidamente ad Approdo del Re. All’inizio dell’episodio Olenna fa assaggiare ad Alto Passero il suo caratteristico comportamento impertinente, mentre chiede la liberazione dei suoi due nipoti: la regina Margaery e Loras, imprigionati rispettivamente per spergiuro e sodomia. Siccome le battute non funzionano Olenna prova con la corruzione e le minacce, ma Alto Passero non si fila neanche quelle. La rimette a posto dicendole che appartiene a quell’1 per cento privilegiato che ha perso il contatto col mondo, e la manda via così.

Ma non tutto è perduto. Mentre si allontana dal tugurio dei fanatici, Olenna riceve una lettera dal più grande manipolatore di tutti, Ditocorto. Viene fuori che ha un regalino per lei: qualche informazione segreta su Cersei. Quel tizio sa davvero tramare alla grande.

olenna

E Cersei potrebbe imparare due cosette da lui. Per esempio, quando ha restaurato il Credo Militante – un esercito al servizio del culto dei Sette dei, smantellato secoli fa – non ha tenuto conto che i fanatici religiosi non sono diventati automaticamente suoi amici. Ha fatto un classico errore politico, ha scagliato la prima pietra pur avendo la coscienza sporca. E oh, il contrappasso cade a pennello. Subito dopo che Cersei fa visita (cioè umilia) Margaery nella sua cella, Alto Passero la fa imprigionare a causa della relazione – per non parlare del piano omicida verso il marito – con il cugino Lancel, ora diventato un tatuato seguace del Passero.

Re Tommen, quel povero bambino cresciuto troppo in fretta, era già in lacrime per la perdita della moglie: cosa farà ora che la mammina non è più nei paraggi a fargli finire il suo pranzo?

tommen

Il gioco ha inizio: Tyrion e Jorah arrivano a Meereen
Prepariamoci ai borbottii. A Meereen sono state riaperte le fosse da combattimento e Dany è lì presente per mostrare il suo sostegno (vestita come Gwyneth Paltrow agli Oscar del 2012: che impressione). Non è particolarmente entusiasta nell’assistere a uomini che si pugnalano a vicenda le trachee e sta pensando a una scusa per andarsene – forse è l’ora della pappa per i draghi? – quando un guerriero con il viso coperto dall’elmo si precipita nell’arena e sbaraglia i gladiatori rimasti.

Dany

Viene fuori che il guerriero non è altri che Jorah Mormont, il consigliere di Dany caduto in disgrazia. Lui e Tyrion, che la scorsa settimana erano stati fatti schiavi da Malko, sono stati venduti ai proprietari della fosse.
Dopo aver mostrato il suo impressionante valore, Jorah si toglie l’elmetto con un gesto plateale e pieno di speranza. Ma Dany non gli dà l’accoglienza da eroe che si augurava: «Portatelo via dalla mia vista», dice ribollendo di rabbia. Lui risponde con la sua migliore espressione da televendita, gridando qualcosa del tipo «Ma aspetta! C’è di più!». E infatti c’è: Tyrion, un regalo impacchettato in stracci sporchi. E al posto del fiocco rosso ha i peli della barba arruffati.
L’espressione sulla faccia di Dany quando sente che quest’uomo è Tyrion Lannister si può riassumere con: completamente sbalordita.

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Stannis prende posizione
Le cose non si mettono bene per la squadra di Stannis. Il suo esercito è accampato fuori da Grande Inverno, in attesa della battaglia. Ma una tempesta di neve sta vanificando i suoi piani (e anche nostri, francamente) di infilzare i Bolton. I cavalli muoiono, i soldati disertano e il cibo scarseggia. Ser Davos cerca di utilizzare le sue sopracciglia magiche per convincere Stannis che sarebbe meglio ritirarsi a Castello Nero, ma l’Unico-vero-re non ne vuole sapere. Che ne sarà della mia reputazione?, risponde imbronciato. Così Davos raccoglie le sue sopracciglia e se ne va, dando modo a Stannis di chiarire un due cosette con Melisandre. Ehi, ti ricordi quando dicevi che sarei stato re un giorno? Bene, che facciamo con tutta sta neve? Lei gli assicura che la corona sarà sua a patto che, beh, sacrifichi sua figlia al Signore della Luce.

stannis

Stannis può prendersela soltanto con se stesso. Quella chiacchierata a cuore aperto con la figlia due episodi fa ha praticamente segnato il suo destino. Ricordate cos’è successo a Barristan Selmy.

Stannis dice a Melisandre che non lascerà mai morire sua figlia. Dopo tutto si è rifiutato di mandarla a Valyria. Ma che succederà se dovrà scegliere tra lei e il trono?

Theon non è (ancora) tornato in sé
Le cose per Sansa non sono migliorate dall’ultima volta che l’abbiamo vista. Passa le sue giornate chiusa a chiave da sola nella sua stanza, e sono comunque meglio delle notti, quando quello squilibrato di suo marito va a farle visita.

Così quando Reek/Theon le porta la colazione, Sansa spera di ottenere il suo aiuto. Lo supplica di prendere una candela, accenderla e piazzarla sulla finestra più alta della torre spezzata. È l’unica cosa che serve perché Brienne vada a salvarla.

«Tu sei Theon Greyjoy», insiste, e per un momento lui sembra crederle. Purtroppo, cambia idea e spia tutto a Ramsay: così quello psicopatico ha la scusa giusta per una delle sue attività preferite, scuoiare la gente. Questa volta la sua vittima è la vecchia dama di compagnia, quella che aveva dato a Sansa la candela. Ramsay invita addirittura Sansa a guardare di persona il suo lavoretto.

sansa

Bene, questa è la brutta notizia. E la buona? Prima di assistere al risultato di quell’orrido omicidio, Sansa riesce ad afferrare qualcosa – forse un cavatappi? – e speriamo tutti che trovi un modo per infilarlo nella giugulare di Ramsay la prossima volta che la va a trovare.

Sam va a segno (ma viene anche menato)
Il povero Sam sta perdendo alleati a destra e a manca. Subito dopo che Jon Snow lascia Castello Nero con Tormund Barbarossa, il vecchio Maestro Aemon Targaryen muore. E questo significa che Sam può contare solo su se stesso nel difendere Gilly da un gruppo di Guardiani della Notte che odiano lui e vogliono lei. Una sera, mentre è impegnata nei lavori domestici, due Guardiani la mettono all’angolo. Sam cerca di fare il suo meglio nella parte del cavaliere senza paura e con l’armatura scintillante, ma ottiene soltanto un trattamento alla Mike Tyson (morso all’orecchio escluso). Fortunatamente interviene Ghost e salva tutti. Più tardi, mentre gli cura le ferite, Gilly è sopraffatta dall’affetto per quel tontolone. Ovviamente la sua faccia resta inespressiva, ma inizia a baciarlo e… eccetera eccetera.

Bonus: Abbiamo fatto anche un giro a Dorne, per via delle ragazze nude. C’è uno strip tease piuttosto bizzarro per il crooner-spadaccino preferito di tutti, Bronn, che era sul punto di morire. La ragazza che si spoglia è Rosabell Laurenti Sellers, un’attrice italo-americana che ha recitato anche in Italia.

dorne

C’è anche la giusta dose di rabbia adolescenziale quando Myrcella dice a Jaime che non ha intenzione di tornare ad Approdo del Re. Gli dà la sua versione del vecchio “non puoi dirmi cosa fare, non sei mio padre”. Qualsiasi cosa che ti faccia dormire tranquilla la notte, tesoro.

myrcella

(© Washington Post 2015)