La batteria domestica di Tesla

Si chiama Powerwall, è una grande batteria che può immagazzinare molta energia nelle ore in cui costa meno, oppure dai pannelli solari: viene descritta come rivoluzionaria

 (AP Photo/Ringo H.W. Chiu)
(AP Photo/Ringo H.W. Chiu)

È stata presentata a Hawthorne, in California, la Tesla Powerwall Home Battery: un’innovativa e particolarmente potente “batteria domestica”. A produrre e vendere Powerwall è Tesla Energy, un nuovo ramo di Tesla Motors, società fondata nel 2003 e specializzata nella produzione di automobili elettriche, molto apprezzate per la loro qualità e le loro alte prestazioni. L’amministratore delegato di Tesla Motors – che sta dietro al progetto Tesla Energy Powerwall – è Elon Musk: un particolarmente estroso e capace imprenditore sudafricano di 43 anni famoso tra le altre cose per aver fondato PayPal e per aver creato SpaceX, un’azienda privata che si occupa di trasporti spaziali.

Musk è anche il principale investitore di SolarCity, società che si occupa di prodotti e servizi legati al fotovoltaico, e di Hyperloop: un sistema, ancora in fase di sperimentazione, per un innovativo mezzo (e modo) di trasporto ad alta velocità. Presentando Powerwall, Musk ha detto: «La nostra missione è cambiare il modo in cui il mondo usa l’energia. Suona esagerato, e folle, ma vogliamo cambiare le infrastrutture energetiche di tutto il mondo, fino ad azzerare completamente il consumo di anidride carbonica». Powerwall è una batteria domestica che si carica sfruttando l’energia elettrica generata da pannelli solari, oppure immagazzinandola dalla rete elettrica nelle ore in cui costa meno – quindi di notte – e permette poi di utilizzarla di giorno o quando costa di più.

Tesla Powerwall

Powerwall è formata da una batteria ricaricabile a ioni di litio (un tipo di batteria già molto diffuso e comune) capace – a detta di Musk – di soddisfare autonomamente l’intero fabbisogno energetico di una normale abitazione. Ciò che rende innovativa questa batteria è quindi, oltre alla sua potenza, la sua capacità di conservare e accumulare energia: fa risparmiare persone, famiglie e aziende, permettendo loro di soddisfare il rispettivo fabbisogno energetico razionalizzando le risorse e diminuendo l’inquinamento. Powerwall, ha spiegato Musk, «offre sicurezza, libertà e serenità». Musk ha poi aggiunto: «tutto quello che dobbiamo fare è distribuire 2 miliardi di Powerwall per soddisfare il fabbisogno energetico di tutto il mondo, soprattutto per favorire le comunità più povere, attualmente non collegate a una linea elettrica». Come spiega il sito Tesla presentando Powerwall:

“Una normale abitazione usa più elettricità di sera e di mattina. È però tra mattina e sera (quando c’è meno utilizzo di elettricità) che c’è più disponibilità di energia solare. Senza una batteria domestica (e quindi prima di Powerwall), l’energia solare in eccesso veniva venduta alla compagnia elettrica e ricomprata nei momenti in cui serviva: e questo aumenta il lavoro delle centrali elettriche aumentando le emissioni di anidride carbonica. Powerwall elimina questo problema rendendo l’energia solare prodotta da casa, disponibile in ogni momento (e non solo nel momento in cui viene prodotta)”.

Le batterie domestiche Powerwall sono alte più di un metro, sono larghe 86 centimetri, hanno uno spessore di quasi 20 centimetri e pesano circa 100 chili. Saranno messe in vendita in diversi colori e sono state pensate per essere installate sulle pareti di casa; secondo quanto detto da Musk durante la presentazione, potranno essere installate in meno di un’ora da un tecnico specializzato. Le batterie Powerwall, così come delle normali batterie, potranno – in caso di maggiori richieste di energia – funzionare in gruppo: basterà acquistare e collegare tra loro due o più Powerwall per aumentare l’accumulo di energia. Le batterie Powerwall – che avranno, nel modello base, una capacità di 7 kWh (chilowattora) – saranno distribuite e messe in commercio da questa estate, a un prezzo di circa 3mila euro; la prima nazione europea in cui saranno vendute sembra sarà la Germania, in cui i pannelli solari sono particolarmente diffusi. Non esiste però ancora una data certa, nemmeno per quanto riguarda l’Italia.

tesla-powerwall

L’evento di presentazione delle innovative batterie domestiche di Tesla è stato seguito negli Stati Uniti, nella notte tra giovedì e venerdì, con un’attenzione e un interesse che nel settore tecnologico sono di solito riservati alle presentazioni di Apple, Google o Amazon. Il sito specializzato Benzinga, importante società quotata al NASDAQ-100, ha seguito la presentazione con un liveblog; altri importanti siti di tecnologia hanno già scritto dettagliate recensioni per il prodotto, che Elon Musk ha definito “The missing piece”, il pezzo mancante (e quindi capace di collegare efficacemente produzione e consumo di energia elettrica dal sole).

Tutti i principali siti sembrano essere molto d’accordo con l’entusiasmo di Musk, che durante l’evento di presentazione ha sinteticamente detto “il problema delle batterie solari è che, finora, hanno semplicemente fatto schifo”. Il sito australiano di Gizmodo definisce “straordinari” i prezzi dei Powerwall anche se spiega che “un Powerwall non ridurrà a zero il consumo di energia (non solare) di un’abitazione, non è abbastanza grande e servirebbero maggiori investimenti sull’energia solare: ridurrà però di molto i picchi di consumo e le conseguenti spese”. TechCrunch, probabilmente il più influente sito al mondo per quanto riguarda la tecnologia, mostra addirittura ancora più fiducia in Powerwall: l’articolo intitolato “Con 3mila dollari un Powerwall di Tesla permetterà a un’intera abitazione di usare solamente energia solare” si conclude così:

“Musk ha reso le automobili elettriche una elegantissima realtà, e sta aprendo la strada all’esplorazione spaziale con SpaceX. Tesla Energy è un’altra scommessa che – seppur al di là della comprensione della maggior parte delle persone – ha le potenzialità per creare sviluppi immensi, se Tesla riuscirà a fare ciò di cui Musk sembra essere convinto possa fare”