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  • Giovedì 19 marzo 2015

Gli sviluppi su Tunisi

Nell'attacco di ieri al museo sono morte 23 persone compresi i due assalitori e 4 turisti italiani, 9 sospetti sono stati arrestati: c'è una rivendicazione dell'ISIS

Nella mattina di giovedì 9 persone sono state arrestate dalla polizia della Tunisia nell’ambito delle indagini sull’attacco terroristico a Tunisi presso il museo del Bardo, che ha causato la morte di almeno 21 persone più i due assalitori e il ferimento di oltre 40. I due uomini responsabili dell’attacco sono stati uccisi dalle forze speciali tunisine, ma non si sa ancora quali fossero le loro motivazioni né se fossero affiliati a qualche organizzazione terroristica internazionale, anche se un forum online dove sono spesso pubblicati messaggi sulle attività dello Stato Islamico è stata diffusa una rivendicazione. Molti dettagli dell’attacco al museo di Tunisi non sono ancora chiari, così come non si hanno notizie certe e definitive sulle persone che sono state uccise, tra le quali c’erano anche degli italiani.

• L’attacco è iniziato intorno alle 12:30 all’esterno di uno degli ingressi del Museo nazionale del Bardo, il museo archeologico più famoso della Tunisia conosciuto soprattutto per la sua ricca collezione di mosaici di epoca romana. Due uomini hanno iniziato a sparare contro un gruppo di turisti che stava scendendo da un autobus per entrare nel museo. Dopo i primi spari molte persone hanno iniziato a correre all’interno dell’edificio, inseguite dagli assalitori che li hanno poi tenuti sotto sequestro.

• Per circa tre ore decine di persone, forse più di un centinaio, sono rimaste bloccate all’interno del Bardo, con gli assalitori che le tenevano in ostaggio. Le forze di sicurezza della Tunisia sono intervenute dopo le 15 con un’operazione che ha portato all’uccisione dei due assalitori e di un agente di polizia.

• Nei minuti successivi, quando ancora non era del tutto chiaro se potessero esserci altri complici dei due aggressori, le forze di sicurezza tunisine hanno scortato decine di turisti fuori dal Bardo per metterli al sicuro in altri edifici.

• L’attacco al Bardo si è verificato mentre nel vicino palazzo del Parlamento si stava discutendo una nuova legge più severa per contrastare il terrorismo. Si sono sentiti alcuni colpi di arma da fuoco dall’esterno ed è stato richiesto ai parlamentari di stare a terra per motivi di sicurezza. Un parlamentare ha spiegato a CNN che in seguito diversi turisti sfuggiti all’attacco al Bardo sono stati ospitati all’interno del palazzo del Parlamento. Mentre erano bloccati all’interno, diversi parlamentari hanno cantato l’inno nazionale tunisino insieme.

• Il primo ministro della Tunisia, Habib Essid, ha confermato l’uccisione dei due assalitori, mentre giovedì 9 persone sono state arrestate nell’ambito delle indagini: 5 sono ritenute direttamente collegate all’attacco di ieri al Bardo, mentre altre 4 erano legate ai due assalitori e sono state identificate fuori da Tunisi. Il governo ha parlato di “cellula” riferendosi al gruppo che ha condotto l’operazione, ma senza dare informazioni più dettagliate. I due assalitori si chiamavano Yassine Laabidi e Hatem Khachnaoui: erano tunisini e secondo il ministro degli Interni tunisino erano stati reclutati in una moschea in Tunisia e poi erano stati addestrati in Libia. Laabidi ha detto Essid, era noto ai servizi di sicurezza tunisini per cose minori e che non aveva alcuna affiliazione conosciuta. L’attacco è stato rivendicato dall’ISIS in una modalità e con tempi che per il momento non fanno dire con certezza agli esperti che la responsabilità sia da attribuire completamente ai miliziani del gruppo. Nel corso della giornata di giovedì sono arrivate altre rivendicazioni.

• Nell’attacco al Bardo sono state uccise 21 persone, cui vanno aggiunti i due assalitori: 18 erano turisti stranieri. La stima non è ancora definitiva, così come non è stato ancora possibile confermare con sicurezza la nazionalità dei turisti coinvolti. Altre 44 persone sono rimaste ferite, in alcuni casi gravemente.

• Il ministero degli Esteri nel pomeriggio di giovedì ha confermato che nell’attacco sono morti quattro italiani, due di questi risultavano inizialmente dispersi, ma sono stati in seguito identificati nell’obitorio dell’ospedale Charles Nicolle di Tunisi tramite il confronto di alcune fotografie, ma si attendono ulteriori conferme con il riconoscimento da parte dei loro familiari. I turisti italiani avevano raggiunto in autobus il Bardo dal porto di Tunisi, dove erano arrivati a bordo delle navi da crociera Costa Fascinosa e MSC Splendida: molti di loro appartenevano a un gruppo di dipendenti del comune di Torino.

• La Costa Fascinosa ha lasciato Tunisi all’1:55 di notte e Costa Crociere, che gestisce la nave, ha confermato che 13 persone non sono tornate alla nave in tempo per la partenza.

• Le autorità tunisine non hanno ancora diffuso stime definitive sull’attacco al Bardo, sul numero delle persone ferite e su quante siano morte. Anche per questo motivo c’è molta cautela da parte dei paesi che avevano loro cittadini a Tunisi nella zona degli attacchi. Oltre ai turisti italiani sarebbero state uccise o ferite persone provenienti da Giappone, Germania, Polonia, Colombia, Spagna, Brasile, Australia e Francia.

• Federica Mogherini, responsabile del coordinamento della politica estera dell’Unione Europea, ha condannato l’attacco di Tunisi attribuendo le responsabilità a “organizzazioni terroristiche” che devono essere contrastate. Il comunicato di Mogherini in precedenza parlava esplicitamente di ISIS ed è stato in seguito ritirato e riformulato con una indicazione più generica.

• Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha condannato “con fermezza gli atti criminali di Tunisi che vedono, purtroppo, coinvolti anche cittadini italiani ed esprime vicinanza al governo ed alle autorità tunisine di fronte ad un attacco tanto sanguinoso ed alla minaccia terroristica in Africa e nel mondo.”