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  • Lunedì 16 febbraio 2015

Raccolta internazionale di bufale

Le ha scelte il New York Times tra quelle più grosse e circolate di più, e la prima che cita è del deputato italiano Alessandro Di Battista

Five Stars Movement party lawmaker Alessandro Di Battista shows the thumbs up sign as he attends a parliament session to elect the lower chamber president in Rome, Saturday, March 16, 2013. Italy's newly elected Parliament was locked in political gridlock as it convened Friday for the first time after elections gave no party a clear victory. The normally routine inaugural duty of electing leaders of both houses was caught in a stalemate, auguring badly for the establishment of the stable government needed to keep the eurozone's third-largest economy on a straight fiscal path while introducing growth measures to bring Italy out of recession and get more Italians back to work. (AP Photo/Gregorio Borgia)
Five Stars Movement party lawmaker Alessandro Di Battista shows the thumbs up sign as he attends a parliament session to elect the lower chamber president in Rome, Saturday, March 16, 2013. Italy's newly elected Parliament was locked in political gridlock as it convened Friday for the first time after elections gave no party a clear victory. The normally routine inaugural duty of electing leaders of both houses was caught in a stalemate, auguring badly for the establishment of the stable government needed to keep the eurozone's third-largest economy on a straight fiscal path while introducing growth measures to bring Italy out of recession and get more Italians back to work. (AP Photo/Gregorio Borgia)

Il New York Times ha messo insieme alcune delle più grosse e assurde “notizie” smentite da siti e giornali internazionali che praticano il fact checkingcioè il controllo rigoroso delle dichiarazioni di personaggi pubblici. Il New York Times riporta alcuni casi di affermazioni inesatte provenienti da diversi paesi, pronunciate nel 2014: la prima della lista è una cosa che ha detto Alessandro Di Battista sulla Nigeria smontata da Pagella Politica, un sito che si occupa esclusivamente di fact checking di dichiarazioni di politici.

La Nigeria tra Boko Haram ed Ebola

«Nigeria, vai su Wikipedia: 60 per cento del territorio è in mano ai fondamentalisti islamici di Boko Haram, la restante parte Ebola».

È una frase pronunciata dal deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista durante la manifestazione “Italia5Stelle” al Circo Massimo di Roma nell’ottobre del 2014. Entrambe le affermazioni di Di Battista sono palesemente false, come scritto allora da Pagella Politica, i cui lettori l’hanno anche votata come “Panzana dell’anno” (lo stesso New York Times l’ha definita una dichiarazione «ridicola»).

Di Battista presenta come ovvia e definita un’espansione territoriale di Boko Haram che è lungi dall’esserla. Il gruppo jihadista sta sì ampliando la sua influenza, ma non ha il controllo completo di nessuno Stato nigeriano, figuriamoci il 60 per cento del Paese. Ebola, seppur presente, non è assolutamente così diffuso come pericolosamente va dicendo il deputato M5S: il 20 ottobre, inoltre, l’OMS ha dichiarato il Paese “Ebola-free”.

Vogliono toglierci il tostapane

«L’Unione Europea vuole abolire il tostapane doppio»

La “notizia” è circolata soprattutto sui giornali italiani e britannici (in Italia l’hanno ripresa fra gli altri il Corriere della Sera e il segretario della Lega Nord Matteo Salvini). Il sito FactCheckEu ha ricostruito la vicenda: nell’ambito di un progetto di risparmio energetico dell’Unione Europea, infatti, un rapporto preliminare indicava che il tostapane è uno degli oggetti il cui utilizzo va studiato e sottolineava che certi nuovi modelli dispongono di un’utile funzione – chiamata “Ecoslot” – per cui è possibile accendere una sola delle due piastre con cui vengono comunemente costruiti. Nessun accenno a un possibile divieto.

Le cure alternative per Ebola

«Ebola si può curare mangiando noci di cola o facendo il bagno nell’acqua salata calda»

Il sito AfricaCheck alla fine dell’anno ha messo insieme una raccolta delle bufale più popolari su Ebola. Questa, in particolare, è stata messa in giro da alcuni forum online nigeriani.

Il debito dell’Australia

«In sei anni i laburisti hanno lasciato un debito di 667 miliardi di dollari australiani»

È quello che ha sostenuto fra gli altri il primo ministro australiano, il conservatore Tony Abbott, eletto nel settembre del 2013 dopo sei anni di governo di centrosinistra. In realtà, come ha dimostrato la ABC nella sezione del suo sito dedicata al fact checking, la cifra si riferisce a una proiezione del debito nel 2023: e comunque è realizzata anche sulla base di debiti accumulati da governi precedenti a quello dei laburisti. La notizia falsa ha anche vinto il premio “Zombie d’oro” per la migliore bufala del 2014 indetto dalla ABC.

Le bufale americane su Ebola
Delle numerose esagerazioni circolate su Ebola negli Stati Uniti si è occupato il sito PolitiFact. Scrive il New York Times:

Fra queste ci sono state la frase dell’editorialista del Washington Post George F. Will secondo cui la malattia si diffonde per mezzo degli starnuti e dei colpi di tosse (falso), quella del senatore Rand Paul secondo cui Ebola è «incredibilmente contagiosa» (falso) e quella di un deputato della Georgia che aveva sentito che alcuni malati di ebola stessero attraversando il confine meridionale degli Stati Uniti (falso).

John McCain e l’ISIS

«John McCain si è incontrato con alcuni membri dell’ISIS, si è fatto persino una foto con loro, ma ai tempi non sapeva nulla di quello che sarebbe successo»

La bufala è stata ripresa anche da Rand Paul, senatore e possibile candidato repubblicano alla presidenza per il 2016, durante un’intervista di settembre col Daily Beast. Esiste una foto, effettivamente, che ritrae McCain con persone che si sono poi rivelate dei membri dei ribelli siriani (che però non solo l’ISIS e anzi ne sono rivali).

Le carceri in Uruguay

«Oggi l’Uruguay è l’unico paese del Sudamerica a non avere il problema del sovraffollamento delle carceri»

Di questa notizia ha parlato anche Lucía Topolansky, senatrice dell’Uruguay e moglie dell’ex presidente José Mujica. Il sito UYCheck, però, ha scoperto che nonostante alcuni recenti passi avanti non è possibile affermare che il paese ha risolto il problema del sovraffollamento carcerario (e ha assegnato all’affermazione il premio di “bugia dell’anno”).

La povertà in Argentina

«L’Argentina ha praticamente sconfitto la povertà»

La notizia è stata fatta circolare da Jorge Capitanich, capo di gabinetto del governo dell’Argentina (una carica di collegamento fra parlamento e i vari ministeri) ed è stata riportata dal quotidiano argentino La Nación. I lettori del sito di fact checking argentino Chequeado l’hanno votata come l’affermazione falsa dell’anno: le cose vanno meglio rispetto a 15 anni fa ma l’obiettivo è ancora lontano dall’essere raggiunto.

foto: AP Photo/Gregorio Borgia