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  • Martedì 18 novembre 2014

Tanti tipi con la stessa maglietta

Il progetto di Hans Eijkelboom che per più di 20 anni ha fotografato le persone che in uno stesso giorno e in una stessa città indossavano uno stesso vestito

Hans Eijkelboom 
People of the Twenty-First Century
Pubblicato da Phaidon
Hans Eijkelboom People of the Twenty-First Century Pubblicato da Phaidon

La casa editrice britannica Phaidon ha da poco pubblicato il libro People of the Twenty-First Century, un’enorme raccolta di fotografie scattate per le strade di New York, Amsterdam, Parigi, Shanghai e molte altre città da Hans Eijkelboom, fotografo e artista olandese. Eijkelboom ha iniziato a lavorare al progetto nel 1992 nella sua città natale di Arnhem, e da allora ha continuato per oltre 20 anni, accumulando oltre seimila ritratti di persone viste per strada e accomunate da uno stesso indumento, acconciatura o atteggiamento.

«Funziona così – spiega Eijkelboom – Vado semplicemente in giro nel centro della città, dove ci sono molte persone. Cammino per 10, 15 minuti. Qualcosa nella folla mi incuriosisce o mi colpisce, e decido che sarà il tema del giorno. A quel punto inizio a fotografare per due ore. Molte volte va male: non vedo niente e allora per quel giorno non fotografo niente». I particolari che gli interessano vanno dai vestiti – una pelliccia, una maglietta rosa, un borsello – a una tipologia di persone – uomini sui pattini a rotelle a petto nudo – a un atteggiamento frequente – coppie mano nella mano.

Eijkelboom se ne va in giro con una macchina fotografica appesa al collo, collegata con un cavo a un pulsante che tiene in tasca e che gli permette di scattare le fotografie rapidamente e senza farsi notare troppo: «Non ho tempo di spiegare cosa faccio. Voglio finire in due ore. Quando fai una foto nel modo tradizionale, intervieni nella situazione: le persone reagiscono alla macchina fotografica, e non sarebbe naturale». Una volta tornato nel suo studio Eijkelboom organizza le immagini con lo stesso oggetto in comune – che ha soprannominato Photo Notes – in una griglia grigia, come fossero documenti.

Oltre a essere un enorme archivio che documenta l’evoluzione del costume e degli stili, le Photo Notes sono soprattutto una riflessione sul concetto di identità e su quanto sia costruita dalla società circostante. In un periodo in cui è data grande importanza all’individualismo e all’unicità di ogni singola persona, Eijkelboom mostra quanto siamo influenzati dal mondo circostante. Le immagini – che sono state realizzate un po’ in tutto il mondo, da Venezia, a Shanghai, Tokyo e San Paolo – sono introdotte da un saggio del filosofo e critico culturale americano David Carrier.

Hans Eijkelboom è nato nel 1949 e si è da sempre occupato del tema della personalità. In un suo vecchio progetto inseriva un suo ritratto sullo sfondo di ogni fotografia che illustrava la storia principale di un giornale locale, per 10 giorni consecutivi; in un altro chiedeva alle mogli di comparire in una foto di famiglia al posto dei mariti, dopo che questi erano andati al lavoro; in un altro ancora si fotografava con addosso vestiti comprati a meno di 10 euro. Ormai Eijkelboom non dedica più, come un tempo, cinque giorni a settimana alle Photo Notes, ma continua comunque a lavorarci: «È importante per me farlo il più a lungo possibile – spiega – perché le prime Photo Notes che ho fatto adesso sono più interessanti. È una parte importante del progetto. Ora ho 65 anni. Spero di poterlo fare per altri 15 anni»·