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  • Lunedì 17 novembre 2014

Il video girato subito dopo l’abbattimento del volo MH17

Lo ha diffuso Associated Press, mostra la prima reazione dei residenti sulle cui teste è caduto l'aereo di linea abbattuto a luglio

Dutch experts supervise a crew from the emergency ministry of the self-proclaimed Donetsk People's Republic as they break up and load parts of the Malaysia Airlines Flight MH17 onto the back of a lorry at the crash site near the village of Grabove, in eastern Ukraine, on November 16, 2014. Workers began removing the wreckage of Malaysia Airlines flight MH17 from rebel-held territory in eastern Ukraine, four months after it was shot down killing 298 passengers and crew. AFP PHOTO / MENAHEM KAHANA (Photo credit should read MENAHEM KAHANA/AFP/Getty Images)
Dutch experts supervise a crew from the emergency ministry of the self-proclaimed Donetsk People's Republic as they break up and load parts of the Malaysia Airlines Flight MH17 onto the back of a lorry at the crash site near the village of Grabove, in eastern Ukraine, on November 16, 2014. Workers began removing the wreckage of Malaysia Airlines flight MH17 from rebel-held territory in eastern Ukraine, four months after it was shot down killing 298 passengers and crew. AFP PHOTO / MENAHEM KAHANA (Photo credit should read MENAHEM KAHANA/AFP/Getty Images)

L’agenzia di stampa Associated Press ha pubblicato un video che mostra i primi momenti dopo l’abbattimento del volo MH17, l’aereo della Malaysia Airlines precipitato lo scorso 17 luglio mentre stava sorvolando l’Ucraina con 298 persone a bordo, morte tutte in seguito all’esplosione e all’impatto al suolo delle parti dell’aereo. Si tratta molto probabilmente del primo video girato subito dopo l’abbattimento dell’aereo.

Il video è stato girato con un telefonino da un residente di Grabovo ed è stato ottenuto, secondo quanto dice AP, da alcuni separatisti filo-russi: mostra quanto vicino l’aereo sia caduto alle case del villaggio e suggerisce anche che la prima reazione dei residenti sia stata quella di pensare che si trattasse di un aereo militare ucraino che era stato colpito. Si sente qualcuno chiedere dove si trova il pilota (e questo, spiega AP, perché prima di allora altri aerei militari ucraini erano stati abbattuti e i piloti e l’equipaggio erano stati fatti prigionieri dai ribelli), si sente qualcun altro rispondere “chi diavolo lo sa?” e altre persone discutere se si trattasse di uno o più aerei dal momento che c’erano così tanti detriti.

Dal 17 luglio i resti carbonizzati dell’aereo sono rimasti sparsi nei campi intorno a Grabovo su una superficie di circa 20 chilometri quadrati. Ieri, sotto la supervisione di alcuni ricercatori olandesi e funzionari della Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, i detriti hanno cominciato ad essere recuperati per essere caricati sui treni e portati prima nella città ucraina di Kharkiv e poi nei Paesi Bassi per essere analizzati.

Sulla causa dell’abbattimento sono tuttora in corso grandi controversie diplomatiche internazionali. Secondo gli Stati Uniti e altri paesi dell’occidente il volo è stato abbattuto da un missile SA-11 BUK, lanciato dai separatisti filorussi. Funzionari del governo americano sostengono anche che i russi possano avere fornito aiuto tecnico ai ribelli per gestire il sistema, ma i separatisti hanno negato ogni coinvolgimento. Il governo di Mosca ha da subito accusato l’Ucraina e la scorsa settimana il programma televisivo di approfondimento Odnako – trasmesso dalla tv russa pubblica Canale Uno  controllata dal governo – ha mostrato anche una serie di fotografie satellitari definite “esclusive” relative all’abbattimento sulla cui autenticità ci sono però molti dubbi.

Tre giorni prima dell’incidente dell’MH17 i ribelli avevano rivendicato la responsabilità dell’abbattimento di un aereo militare da trasporto Antonov-24; e il 17 luglio inizialmente l’emittente LifeNews, insieme ad altri media favorevoli al Cremlino, citando fonti anonime dei ribelli aveva diffuso la notizia che un altro aereo da trasporto ucraino era stato abbattuto. Rapidamente quella versione fu ritirata quando divenne evidente che in realtà era stato abbattuto un aereo civile. Tre ore prima dell’incidente Associated Press aveva riferito del passaggio di un sistema missilistico Buk M-1, una macchina delle proporzioni di un’autocisterna che trasportava quattro missili terra-aria, nella città di Snizhne in mano ai ribelli, vicino al luogo dello schianto. Un alto esponente dei ribelli poi, dopo il disastro, in un’intervista ad AP aveva detto che l’aereo era stato abbattuto da una squadra mista composta da ribelli e personale militare russo, che in realtà erano convinti che stessero prendendo di mira un aereo militare ucraino. Le indagini sono state e continuano a essere molto complicate e procedono con lentezza a causa dei combattimenti e delle tregue che spesso non sono rispettate.