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Com’è fatta una cometa da vicino
La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko vista a 27,8 chilometri di distanza dalla sonda Rosetta il 10 settembre scorso.
La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko vista a 27,8 chilometri di distanza dalla sonda Rosetta il 10 settembre scorso.
Quattro foto scattate da Rosetta messe insieme per mostrare in modo più completo e panoramico una parte della cometa, a una distanza di circa 33,4 chilometri.
La cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko vista da Rosetta, durante un suo passaggio ravvicinato a circa 10 chilometri di distanza dalla superficie.
Uno dei primi particolari della cometa, scattati dalla sonda Rosetta mentre si trovava ancora a 100 chilometri di distanza, a metà dell’agosto scorso.
(ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA)
Una foto scattata da Philae alla cometa mentre si trovava a 3 chilometri di distanza, nella sua fase di discesa sul corpo celeste.
(ESA/Rosetta/Philae/ROLIS/DLR)
La superficie della cometa fotografata da Philae quando si trovava a circa 40 metri di altezza prima dell'atterraggio: il suolo è ricoperto da uno strato che appare quasi sabbioso, con detriti di diverse dimensioni; quello in alto a destra ha una larghezza massima intorno ai 5 metri.
(ESA/Rosetta/Philae/ROLIS/DLR)
Nel cerchio il lander Philae durante la sua discesa sulla cometa, visto dalla sonda spaziale Rosetta.
(ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA)
Quattro foto scattate da Rosetta messe insieme per mostrare in modo più completo e panoramico una parte della cometa, a una distanza di circa 28,6 chilometri.
Parte della sonda Rosetta, con la cometa sullo sfondo: la foto è stata scattata utilizzando una delle microcamere a bordo di Philae quando era ancora attacco alla sonda nei primi giorni di settembre.
(ESA/Rosetta/Philae/CIVA)
Un particolare della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko ripreso da Rosetta giorni prima dell'arrivo di Philae, a una distanza di circa 10 chilometri.
Uno dei tre piedi di Philae poggiato sulla superficie della cometa.
(ESA/Rosetta/Philae/CIVA)
Un altro particolare della superficie della cometa, fotografato dalla sonda Rosetta.
Mosaico di quattro foto scattate dalla sonda Rosetta alla cometa, a una distanza di circa 32 chilometri dalla superficie.
La prima immagine panoramica della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko realizzata dalle microcamere a bordo di Philae alcune ore dopo il suo atterraggio.
(ESA/Rosetta/Philae/CIVA)
Una foto scattata dal lander Philae alla sonda spaziale Rosetta, poco dopo essersi staccato da questa per raggiungere la superficie della cometa. Di Rosetta sono ben visibili il corpo centrale e uno dei suoi due grandi pannelli solari.
(ESA/Rosetta/Philae/CIVA)
Un particolare della superficie della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko ripreso dalla sonda spaziale Rosetta.
Agilkia, il punto di atterraggio scelto dall'Agenzia Spaziale Europea per l'inizio della missione del lander Philae: i dati hanno confermato che il primo atterraggio è effettivamente avvenuto in quel punto, ma che poi il lander è rimbalzato, allontanandosi di circa un chilometro da questa zona.
Un particolare della cometa scattato dalla sonda Rosetta a circa 10 chilometri dalla superficie nelle settimane prima dell'atterraggio del lander Philae.
Un particolare della cometa ottenuto elaborando insieme quattro fotografie scattate dalla sonda Rosetta mentre si trovava a 28,5 chilometri dalla superficie, lo scorso 24 settembre.
La superficie della cometa fotografata dalla sonda Rosetta a circa 10 chilometri di altidutine, nei giorni precedenti alla discesa di Philae.