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  • Mercoledì 5 novembre 2014

Un altro attentato a Gerusalemme

Un uomo palestinese ha investito deliberatamente un gruppo di persone, uccidendone una e ferendone almeno 13: il governo l'ha definito un "attentato terroristico"

(AP Photo/Mahmoud Illean)
(AP Photo/Mahmoud Illean)

A Gerusalemme est un’auto ha investito deliberatamente alcune persone che si trovavano a lato di Shimon Hatzakik Street, nei pressi dell’entrata della città: un funzionario della guardia di confine è stato ucciso, mentre almeno 13 persone sono rimaste ferite (due di loro, scrive Haaretz, sono in condizioni critiche, un’altra si trova in condizioni definite “gravi”). L’attentatore, un uomo palestinese identificato come Ibrahim al-Akri, era stato di recente rilasciato dal carcere. Un attacco simile era stato compiuto due settimane fa, quando un altro uomo palestinese aveva investito e ucciso una donna e un bambino, sempre a Gerusalemme.

Secondo Eli Bir, il capo di un’unità di soccorso arrivato per primo sulla scena, l’auto ha investito diverse persone che si trovavano a una fermata di autobus all’angolo di Shimon Hatzakik Street. L’uomo a bordo dell’auto ha poi proseguito fino a Moshe Zaks Street, poco lontano: a quel punto è sceso e ha cominciato ad attaccare altre persone con un’asta di metallo, prima di essere ucciso dalla polizia. Alcune telecamere di sicurezza della zona hanno ripreso il momento dell’attacco e la successiva fuga dell’attentatore. Attenzione: il video contiene immagini forti.

L’attacco è stato compiuto poche ore dopo che la polizia israeliana aveva disperso decine di palestinesi che lanciavano pietre e petardi vicino a un luogo sacro dove era prevista una visita di alcuni sostenitori di Yehuda Glick, un attivista israeliano di destra che alla fine di ottobre è stato ferito gravemente da alcuni colpi di arma da fuoco: al momento del suo ferimento, Glick aveva appena concluso un incontro sulla necessità di garantire maggiori accessi e opportunità di preghiera agli ebrei alla Spianata delle Moschee, uno dei luoghi di culto più importanti della città (e più contesi al mondo). L’uomo accusato di avere sparato a Glick è poi stato ucciso dalla polizia israeliana: in seguito, le autorità di Israele avevano annunciato la chiusura della Spianata, provocando da allora proteste e tensioni.

Un rappresentante di Hamas, Fawzi Barhoum, ha detto: «Elogiamo questa operazione eroica. E vogliamo che ce ne siano di più, di queste operazioni». Il governo israeliano ha risposto in maniera molto dura all’attentato. Il ministro dell’Economia israeliano, Naftali Bennet, ha detto: «Abu Mazen [ovvero il presidente palestinese Mahmoud Abbas] è l’autista della macchina omicida e i terroristi sono i suoi emissari». Il ministro della Pubblica Sicurezza, Yitzhak Aharonovich, ha descritto l’incidente come «un incidente stradale con obiettivo terroristico… il secondo in un’area della metropolitana leggera». Aharonovich ha aggiunto che la polizia è stata impiegata ampiamente a Gerusalemme, in particolare nei quartieri di confine tra le parti orientali e occidentali della città e del centro.