La morte di Charlie Haden

Era uno dei più grandi contrabbassisti jazz di sempre, aveva 76 anni

This undated photo provided by Universal Music Group shows bassist Charlie Haden. (AP Photo/Universal Music Group) **NO SALES**
This undated photo provided by Universal Music Group shows bassist Charlie Haden. (AP Photo/Universal Music Group) **NO SALES**

Charles Edward Haden, noto come Charlie Haden, è morto venerdì 11 luglio a Los Angeles, in California. Aveva 76 anni. Haden era uno dei migliori contrabbassisti nella storia del jazz. Nel corso della sua carriera aveva collaborato con grandissimi musicisti jazz come il pianista Keith Jarrett, il sassofonista Ornette Coleman e il trombettista Dizzy Gillespie. Il suo ultimo disco è uscito nel giugno del 2014: si intitola Last Dance ed è stato il diciannovesimo album in cui ha collaborato con Jarrett (avevano ripreso a pubblicare dischi assieme solo nel 2010, a trentuno anni di distanza dall’ultima collaborazione).

Haden era nato a Shenandoah, in Iowa, da due musicisti di musica country. Da ragazzo cantava in una specie di band famigliare, la Haden Family country band. Poi, dopo aver contratto la poliomelite a quindici anni, perse parzialmente la voce e iniziò a suonare il contrabbasso. È considerato uno dei più famosi musicisti di “free jazz”, cioè particolarmente bravi nell’improvvisazione. Già negli anni Sessanta lavorò con grandissimi musicisti come Coleman, John Coltrane e Geri Allen. Nel 1969 fondò la Liberation Music Orchestra, un supergruppo jazz che suonava canzoni ispirate dai movimenti di protesta di sinistra dell’epoca.

Fred Kaplan ha scritto su Slate:

«Anche in quella fase, più che la politica, era la musica che lo appassionava. Potevi capirlo dal modo in cui suonava. Sembrava corteggiare il contrabbasso, facendolo dondolare avanti e indietro, con gli occhi chiusi, la testa girata, tesa in una smorfia, quasi piegato in due per sentire meglio ciò che stava suonando, illuminandosi ogni tanto quando ascoltava qualcuno della band suonare qualcosa di notevole.»

Negli anni Settanta e Ottanta continuò a collaborare con diversi musicisti: fece quattro dischi col chitarrista jazz Pat Metheny e uno col chitarrista John McLaughlin. Dal 1987 fino al 2010 – oltre a collaborare brevemente con altri musicisti – suonò a lungo con il Quartet West, una jazz band che suonava musica ispirata dai film noir degli anni Quaranta e dai romanzi di Raymond Chandler.