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  • Mercoledì 4 giugno 2014

Continuano gli attacchi di Boko Haram

Negli ultimi giorni sono state uccise decine di persone nella Nigeria del nord; alcuni ufficiali dell'esercito sono stati accusati di avere aiutato i terroristi

Negli ultimi giorni i miliziani di Boko Haram hanno condotto nuovi attacchi in alcuni paesi nel nord della Nigeria, uccidendo decine di persone. La notizia è stata diffusa da BBC e successivamente confermata da Peter Biye, un membro del Parlamento nigeriano. Gli attacchi hanno interessato almeno cinque villaggi e sono un’ulteriore conferma di quanto siano diventate frequenti e difficili da tenere sotto controllo le iniziative di Boko Haram, il gruppo terrorista jihadista presente soprattutto nel nord-est del paese e che ha tra i suoi principali obiettivi l’imposizione della shari’a.

Lunedì 2 giugno agli abitanti del piccolo villaggio di Attagara, quasi al confine con il Camerun, i miliziani hanno chiesto di raccogliersi nella chiesa locale fingendo di essere militari dell’esercito nigeriano. Dopo avere raccolto buona parte della popolazione nel complesso della parrocchia, gli uomini armati di Boko Haram hanno iniziato a sparare sulla folla uccidendo in pochi minuti decine di persone.

Altri attacchi sono stati condotti nei villaggi vicini. Decine di capanne e abitazioni sono state incendiate e distrutte. Biye ha spiegato che le incursioni di Boko Haram proseguono da giorni e le forze di sicurezza nigeriane non sono in grado di tenere sotto controllo la zona.

Nei giorni scorsi sulla stampa nigeriana si è parlato molto della possibilità che almeno una decina di alti ufficiali dell’esercito regolare abbia dato sostegno a Boko Haram. Secondo i media della Nigeria, gli ufficiali sarebbero già stati giudicati da una corte marziale, che li avrebbe ritenuti colpevoli di avere fornito armi e informazioni sugli spostamenti delle truppe al gruppo terrorista. Il generale Chris Olukolade ha però smentito la notizia, dicendo che si tratta di “falsità” che arrecano “un gravissimo danno all’immagine dell’esercito nigeriano”. Ha poi chiarito che nessun ufficiale è sotto processo con questo tipo di accuse.

Il ministro dell’Interno, Abba Moro, ha però dato una versione differente. Ha infatti definito “una buona notizia” quella secondo cui alcuni ufficiali sarebbero stati giudicati da una corte marziale per avere aiutato Boko Haram. Ha definito la vicenda un importante segnale per gli altri componenti dell’esercito nigeriano. Non è la prima volta che il governo nigeriano si esprime in modo confuso e contraddittorio riguardo Boko Haram.

Governo ed esercito sono stati accusati in più occasioni di non essere in grado di tenere efficacemente sotto controllo Boko Haram, che continua a organizzare attacchi e attentati praticamente indisturbato. L’attenzione sul gruppo terroristico è tornata a essere molto alta in seguito al rapimento di circa 200 ragazze nel villaggio di Chibok, sulle quali continuano a esserci pochissime notizie. L’organizzazione ha anche ucciso centinaia di persone in una serie di attentati esplosivi, per lo più nel nord della Nigeria. Dal maggio scorso, il presidente nigeriano, Goodluck Jonathan, ha dichiarato lo stato di emergenza negli stati di Borno, Adamawa e Yobe, dove Boko Haram è più attivo.

Foto: soldati nigeriani sorvegliano il territorio (AP Photo/Sunday Alamba)