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  • Mercoledì 7 maggio 2014

Un’altra strage in Nigeria

Decine di uomini armati – appartenenti probabilmente a Boko Haram – hanno razziato una città sul confine col Camerun uccidendo centinaia di persone

In this image made from video received by The Associated Press on Monday, May 5, 2014, Abubakar Shekau, the leader of Nigeria's Islamic extremist group Boko Haram, speaks in a video in which his group claimed responsibility for the April 15 mass abduction of nearly 300 teenage schoolgirls in northeast Nigeria. Shekau threatened to sell the nearly 300 teenage schoolgirls abducted from a school in the remote northeast three weeks ago, in a new videotape received Monday. It was unclear if the video was made before or after reports emerged last week that some of the girls have been forced to marry their abductors — who paid a nominal bride price of $12 — and that others have been carried into neighboring Cameroon and Chad. Those reports could not be verified. (AP Photo)
In this image made from video received by The Associated Press on Monday, May 5, 2014, Abubakar Shekau, the leader of Nigeria's Islamic extremist group Boko Haram, speaks in a video in which his group claimed responsibility for the April 15 mass abduction of nearly 300 teenage schoolgirls in northeast Nigeria. Shekau threatened to sell the nearly 300 teenage schoolgirls abducted from a school in the remote northeast three weeks ago, in a new videotape received Monday. It was unclear if the video was made before or after reports emerged last week that some of the girls have been forced to marry their abductors — who paid a nominal bride price of $12 — and that others have been carried into neighboring Cameroon and Chad. Those reports could not be verified. (AP Photo)

Decine di uomini armati hanno ucciso centinaia di persone – 300, dicono i siti di news locali – nella regione a nord est della Nigeria, a Gamboru Ngala, una città sul confine con il Camerun. L’attacco è avvenuto lunedì sera in un mercato all’aperto: le milizie sono arrivate sui camion scoperti e hanno aperto il fuoco sulla folla. Quel mercato è aperto anche la sera per venire incontro agli abitanti, dato che la regione è semi-desertica e la sera le temperature sono più miti. Il senatore nigeriano Ahmed Zannah, citato da Associated Press, dice che l’attacco è durato circa 12 ore. I miliziani – probabilmente appartenenti al gruppo terrorista Boko Haram, che da anni organizzano attentati e attacchi violentissimi nel paese – hanno dato fuoco alle case e sparato agli abitanti che scappavano dalle case incendiate; molte persone sono rimaste ferite e praticamente tutte le costruzioni del paese sono state distrutte.

Sono giorni particolarmente agitati, in Nigeria. Lunedì il capo di Boko Haram, Abubakar Shekau, aveva confermato in un video di aver rapito – e di avere intenzione di vendere – le oltre 200 ragazze rapite a scuola lo scorso 14 aprile. Il giorno prima, sempre nella regione settentrionale del Borno, il gruppo terrorista aveva rapito almeno altre 8 ragazze tra i 12 e i 15 anni.

Boko Haram significa “L’educazione occidentale è proibita” (anche se il significato reale di “boko” è “falso”). Il vero nome del gruppo è Jama’atu Ahlis Sunna Lidda’awati wal-Jihad, che in arabo sta per “Popolo impegnato nella diffusione degli insegnamenti del Profeta e della Guerra santa”. L’organizzazione è stata fondata nel 2002 dal leader Ustaz Mohammed Yusuf nello stato del Borno, dove l’islamismo è molto radicato sin dalla presa britannica del Califfato di Sokoto nel 1903, nel nord povero della Nigeria ancora oggi a maggioranza musulmana – a differenza del sud cristiano e più agiato. Ustaz Mohammed Yusuf fu ucciso il 30 luglio 2009 in un carcere di Maiduguri dopo esser stato arrestato dalle forze di sicurezza nigeriane. Secondo la versione ufficiale sarebbe morto in un tentativo di fuga, ma successive indagini hanno smentito questa ricostruzione e diversi agenti sono stati incriminati per omicidio volontario.

Boko Haram ha ucciso almeno 2.300 persone dal 2010, secondo le stime giornalistiche e i rapporti di Amnesty International. Il suo obiettivo principale è l’applicazione della sharia nell’intera Nigeria, dove in realtà già vige dal 1999 in vari stati del nord del paese. L’organizzazione vieta ogni commistione con lo stile di vita occidentale, dalla cultura all’istruzione, fino ai jeans e alle t-shirt. Mohammed Yusuf diceva addirittura che la forma sferica della Terra era un falso assunto così come il darwinismo, perché tutto questo era contrario agli insegnamenti del Corano. Il gruppo esecra ogni interpretazione considerata “deviante” del Corano e infatti, come avvenuto in diversi attentati, non si limita ad attaccare le chiese ma anche moschee “troppo moderne”. Dopo la morte di Yusuf il gruppo si è diviso in tre diverse fazioni (una di queste pare avere profondi legami con al Qaida nel Maghreb islamico) e ha aumentato decisamente la portata dei suoi attacchi, nonostante il governo nigeriano dichiari regolarmente di “avere la situazione sotto controllo”.