Il punto sull’alluvione nelle Marche

Ha smesso di piovere nella zona di Senigallia dove ieri ci sono stati due morti e molti disagi per l'esondazione di un fiume

Nella mattina di domenica 4 maggio ha smesso di piovere su buona parte delle Marche dopo che sabato 3 maggio l’esondazione di alcuni fiumi ha causato la morte di due persone e numerosi disagi in quasi tutta la regione. I problemi più gravi si sono verificati a Senigallia, in provincia di Ancona, dove è esondato il fiume Misa e dove diverse frazioni sono rimaste isolate per gli allagamenti. Domenica la situazione in città è migliorata e il livello del fiume si è abbassato, anche se gran parte della popolazione a Senigallia è rimasta senza corrente elettrica per gran parte della giornata. In città, le scuole rimarranno chiuse sia lunedì sia martedì. Secondo le agenzie di stampa, il presidente del Consiglio Matteo Renzi visiterà nel pomeriggio alcune zone interessate dall’alluvione.

Senigallia, Ancona

Sabato 3 maggio nella zona di Senigallia sono morte due persone per l’alluvione. A Roncitelli, una frazione di Senigallia, un uomo di 86 anni è morto a causa di un malore mentre si trovava sull’elicottero del 118. La sua casa era rimasta isolata dall’alluvione e non poteva essere raggiunta da un’ambulanza. Un altro uomo, di 80 anni, è morto dopo essere stato travolto da una piena nella frazione di Borgo Bicchia.

Senigallia, Ancona

Gran parte della regione è stata in qualche misura colpita dalle alluvioni di sabato. Oltre al Misa sono esondati anche i fiumi Esino, Cesano e il torrente Triponzio: sono ancora sotto controllo il Foglia, vicino Pesaro, e l’Ete, in provincia di Fermo.

Chiaravalle, Ancona