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  • Sabato 3 maggio 2014

A Odessa sono morte almeno 46 persone

Gli scontri in Ucraina sono culminati nell'incendio di un edificio occupato dai filo-russi; intanto gli osservatori OSCE sequestrati a Sloviansk sono stati liberati

A Pro-Russian activist sits in front of policemen guarding the burned trade union building in the southern Ukrainian city of Odessa on May 3, 2014. More than 30 people were killed in a "criminal" blaze in Ukraine's southern city of Odessa, as violence spread across the country during the bloodiest day since Kiev's Western-backed government took power. Ukraine's interior ministry said at least 31 people had died in the fire Friday, with local media reporting that pro-Russian militants were believed to have been in the burning building at the time. AFP PHOTO/ ANATOLII STEPANOV (Photo credit should read ANATOLII STEPANOV/AFP/Getty Images)
A Pro-Russian activist sits in front of policemen guarding the burned trade union building in the southern Ukrainian city of Odessa on May 3, 2014. More than 30 people were killed in a "criminal" blaze in Ukraine's southern city of Odessa, as violence spread across the country during the bloodiest day since Kiev's Western-backed government took power. Ukraine's interior ministry said at least 31 people had died in the fire Friday, with local media reporting that pro-Russian militants were believed to have been in the burning building at the time. AFP PHOTO/ ANATOLII STEPANOV (Photo credit should read ANATOLII STEPANOV/AFP/Getty Images)

In Ucraina venerdì 2 maggio è stata la giornata più violenta dall’inizio della crisi. A Odessa, città meridionale dell’Ucraina sul Mar Nero e capoluogo dell’omonima regione, gli scontri tra filorussi e filoucraini sono culminati con un grande incendio all’edificio del sindacato, che ha provocato la morte di almeno 46 persone. Il susseguirsi degli eventi a Odessa non è troppo chiaro, ma a quanto riportano alcuni siti di news i separatisti filorussi avrebbero occupato l’edificio e si sarebbero barricati all’interno; a quel punto qualcuno avrebbe dato fuoco all’edificio facendo decine di morti, tra chi è stato ucciso dalle ustioni, chi è stato intossicato dal fumo e chi si è lanciato dalla finestra cercando di scappare.

Oltre 130 persone, ha detto il capo della polizia locale Petro Lutsiuk, sono state arrestate per avere partecipato agli scontri e con l’accusa di omicidio premeditato. Sabato almeno un migliaio di persone si è radunato di fronte all’edificio del sindacato a Odessa: ci sono stati diversi momenti di tensione e qualche parapiglia tra filorussi e polizia. La situazione in queste zone dell’Ucraina sembra ormai fuori controllo, con una marcata incapacità del governo di Kiev di affrontare il movimento separatista. Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin ha detto che la Russia ha perso la sua influenza sui ribelli dell’Ucraina orientale.

Sabato sono stati liberati anche gli osservatori dell’OSCE sequestrati dalle milizie filorusse lo scorso 25 aprile a Sloviank, nell’Ucraina dell’est: la notizia è stata confermata dalla stessa organizzazione dopo che era stata data dai media russi.




Venerdì 2 maggio il governo di Kiev ha iniziato un’operazione “anti-terrorismo” nella regione di Donetsk, e in particolare nella città di Sloviansk, che da alcune settimane è controllata dai filorussi. Durante l’operazione dell’esercito ucraino sono state uccise almeno tre persone, anche se il presidente ad interim ucraino Oleksandr Turchynov ha parlato di «molti morti», oltre che molte persone ferite e arrestate. Il primo ministro ucraino Arsen Avakov ha confermato sabato che «l’operazione è proseguita all’alba»: l’esercito ucraino, ha detto Avakov, ha preso il controllo di una torre delle trasmissioni televisive a Kramatorsk, una piccola città a 17 chilometri da Sloviansk. Sempre a Kramatorsk, ha scritto Reuters, i soldati ucraini hanno ripreso il controllo dell’edificio dei servizi di sicurezza, precedentemente occupato dai filorussi. Christopher Miller, giornalista di Kyiv Post, ha pubblicato su Twitter alcune foto per le vie di Kramatorsk, che dimostrano come anche oggi nella città ci siano stati degli scontri tra filorussi e filoucraini.