Nel suo percorso «dall’arroganza alla rovina fino alla redenzione», Wulff sembra essere il personaggio di una tragedia di Sofocle, ha commentato l’Economist dopo la sentenza di assoluzione: «Un ex premier della Bassa Sassonia è diventato presidente della Germania nell’estate del 2010. (…) Poi Bild ha cominciato a perseguitarlo e lui ha reagito come un animale braccato, perdendo la dignità del suo incarico». Infine, «ha vinto», ma nel frattempo ha divorziato dalla sua seconda moglie, Bettina, «tanti amici lo hanno abbandonato e lui è oggi solo l’ombra della persona che era una tempo»: può però finalmente «ricostruire la sua vita», ma sarà una vita molto diversa da quella di prima. Wulff riceverà comunque una pensione da 199mila euro all’anno, come gli altri ex presidenti della Repubblica tedesca.