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  • Mercoledì 4 dicembre 2013

La morte di Arafat secondo i francesi

Un gruppo di scienziati ha concluso che è stata causata dall'età e da un'infezione, smentendo gli svizzeri e un'inchiesta di Al Jazeera

** FOR EDITORIAL USE ONLY ** This is an undated file photograph of Palestinian leader Yasser Arafat speaking on the phone, made available by the Palestinian Authority in Gaza City of the Gaza Strip. (AP Photo/Palestinian Authority)
** FOR EDITORIAL USE ONLY ** This is an undated file photograph of Palestinian leader Yasser Arafat speaking on the phone, made available by the Palestinian Authority in Gaza City of the Gaza Strip. (AP Photo/Palestinian Authority)

Martedì 3 dicembre un gruppo di scienziati e medici francesi ha concluso che Yasser Arafat, storico leader palestinese, premio Nobel per la Pace ed ex presidente dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), è morto per cause naturali legate all’età avanzata e a una generalizzata infezione. La morte di Arafat, l’11 novembre 2004, è stata per anni al centro di discussioni e ipotesi di complotti: l’ultima volta che se ne è parlato diffusamente è stato il 6 novembre scorso, quando al Jazeera, network del Qatar da sempre vicino alla causa palestinese, ha pubblicato il rapporto di un gruppo di scienziati svizzeri in cui si dice che Arafat è morto “probabilmente” per avvelenamento da polonio (il rapporto disse che c’era “l’83 per cento di possibilità” che Arafat fosse stato avvelenato).

Martedì gli scienziati francesi hanno specificato di avere trovato delle tracce di polonio nei campioni esaminati, ma di non averli ritenuti la causa della morte. La vedova di Arafar, Suha, si è detta sconvolta dalle conclusioni contraddittorie raggiunte dagli scienziati svizzeri e francesi, anche perché basate sull’analisi degli stessi campioni prelevati dal corpo di Arafat. L’avvocato di Suha, Pierre Oliver Sur, ha detto ai giornalisti di avere esaminato entrambi i rapporti e di avere comparato le conclusioni raggiunte: in alcuni campioni sembra che gli scienziati svizzeri abbiano trovato un più alto livello di contaminazione di polonio rispetto a quello trovato dagli scienziati francesi, mentre in altri campioni la tendenza è stata opposta, ha detto Oliver Sur.

Oltre agli scienziati svizzeri e francesi, i campioni prelevati lo scorso anno dal corpo di Arafat sono in mano agli esperti russi, che finora però non hanno presentato ufficialmente alcuna conclusione. A settembre l’agenzia governativa russa Interfax riportò una dichiarazione del capo dell’istituto forense russo incaricato di analizzare i campioni prelevati dal corpo di Arafat, Vladimir Uiba: secondo Interfax, Uiba aveva dichiarato che dalle analisi dei campioni non era stata trovata alcuna traccia di polonio. Subito dopo, però, l’Agenzia federale medico-biologica russa smentì Interfax, sostenendo che Uiba non aveva mai fatto quelle dichiarazioni.

Yigal Palmor, portavoce del ministero degli Esteri israeliano, ha detto che i risultati degli esperti francesi «arrivano senza grosse sorprese, e le conclusioni raggiunte sono solo logiche». Israele è accusato da molti palestinesi di avere ucciso Arafat con il polonio: Palmor ha aggiunto che gli scienziati francesi sono gli unici credibili e indipendenti, visto che il lavoro di quelli svizzeri è stato commissionato dalla vedova di Arafat, e quello degli esperti russi dall’Autorità Palestinese.

Foto: Yasser Arafat (AP Photo/Palestinian Authority)