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  • Mercoledì 27 novembre 2013

In Germania si farà la grande coalizione

Il partito di Merkel ha raggiunto un accordo con la SPD, a cui ha promesso l'introduzione del salario minimo: ma serve il voto favorevole degli iscritti socialdemocratici

German Chancellor Angela Merkel speaks during a union rally of German metalworkers union in Frankfurt on Monday, Nov. 25, 2013. (AP Photo/Michael Probst)
German Chancellor Angela Merkel speaks during a union rally of German metalworkers union in Frankfurt on Monday, Nov. 25, 2013. (AP Photo/Michael Probst)

Dopo più di due mesi dalle elezioni, in Germania è stato trovato un accordo per la formazione del nuovo governo, che sarà una Große Koalition (“grande coalizione”). Il partito conservatore del cancelliere Angela Merkel (l’Unione Cristiano Democratica, CDU), l’Unione Cristiano-Sociale della Baviera (CSU) e il Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD) hanno deciso di allearsi, dopo aver trattato a lungo. Gli iscritti al partito socialdemocratico – circa 470mila – dovranno approvare l’accordo in un referendum previsto per l’inizio di dicembre, il cui esito rimane ancora incerto.

Alle elezioni del 22 settembre la CDU aveva ottenuto una larga vittoria numerica, col migliore risultato degli ultimi 23 anni. Insieme alla CSU, suo storico alleato, aveva ottenuto il 41,5 per cento dei voti, mancando per soli 5 seggi la maggioranza assoluta in Parlamento. La grande coalizione è diventata necessaria soprattutto a causa del crollo del Partito Liberale Democratico (FDP), con cui la CDU aveva governato nel corso della precedente legislatura. A causa delle numerose divisioni interne e delle promesse mancate sulla riduzione delle tasse, quelli dell’FDP non hanno ottenuto i voti necessari per superare la soglia di sbarramento e sono rimasti fuori dal Parlamento.

Angela Merkel ha fatto parecchie concessioni alla SPD, che potrebbero contribuire a superare i dubbi di molti iscritti al partito socialdemocratico nel referendum di dicembre. I dettagli dell’intesa saranno resi pubblici durante una conferenza stampa nel corso della giornata, ma i giornali tedeschi hanno già riportato diverse indiscrezioni riguardo alcuni punti che erano al centro della discussione tra le parti. In particolare la CDU ha promesso l’istituzione di un salario minimo orario a partire dal 2015 (pari a 8,50 euro all’ora), che però non dovrebbe essere applicato a tutti i settori almeno fino al 2017. La SPD aveva posto la questione del salario minimo come condizione indispensabile per qualsiasi possibile accordo di coalizione. I socialdemocratici avrebbero ottenuto anche la promessa di una serie di agevolazioni per il pensionamento anticipato, mentre dovrebbero rinunciare alla proposta di aumentare le tasse sui redditi più alti.

Per il momento non sono ancora stati assegnati gli incarichi di governo: i negoziatori dei due partiti hanno detto che questo passaggio sarà completato solo quando gli iscritti socialdemocratici avranno votato l’accordo, e ci sarà la certezza del governo di grande coalizione.

Foto: Angela Merkel (AP Photo/Michael Probst)