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  • Giovedì 29 agosto 2013

«Non ci sono prove che Assad sapesse»

Fonti dell'amministrazione USA hanno detto a Reuters che l'attacco chimico è stato compiuto dalle forze governative siriane, ma non è dimostrato che l'ordine venisse da Assad

FILE - This file image posted on the official Facebook page of the Syrian Presidency on Thursday, Aug. 1, 2013 purports to show Syrian President Bashar Assad talking with soldiers with during Syrian Arab Army day in Darya, Syria. More than two years into Syria's civil war, the once highly-centralized authoritarian state has effectively split into three distinct parts, each boasting its own flags, security agencies and judicial system. (AP Photo/Syrian Presidency via Facebook, FIle)
FILE - This file image posted on the official Facebook page of the Syrian Presidency on Thursday, Aug. 1, 2013 purports to show Syrian President Bashar Assad talking with soldiers with during Syrian Arab Army day in Darya, Syria. More than two years into Syria's civil war, the once highly-centralized authoritarian state has effectively split into three distinct parts, each boasting its own flags, security agencies and judicial system. (AP Photo/Syrian Presidency via Facebook, FIle)

«No smoking gun», nessuna pistola fumante: è l’espressione che l’agenzia Reuters usa per definire il quadro delle prove sull’attacco chimico vicino a Damasco raccolte dall’intelligence americana contro il presidente siriano Assad. Nessuna prova che l’ordine sia venuto personalmente da Assad, ma la certezza che le armi chimiche siano comunque state usate dalle forze governative del regime siriano.

Secondo le fonti dell’amministrazione Obama ascoltate da Reuters, nel rapporto sull’attacco del 21 agosto, non ancora diffuso pubblicamente, si esprime grande sicurezza sulla responsabilità del regime: «Non è stata un’operazione da banditi». Tra la documentazione ci sono intercettazioni telefoniche e informatiche e campioni raccolti nella zona della strage, ma le prove andrebbero “oltre”.

Una riunione tra i più importanti membri del Congresso americano e alcuni dei maggiori responsabili dell’amministrazione è prevista nella serata di giovedì, per gli aggiornamenti sulle indagini e sulla situazione.