Cina, condannato a morte ex ministro Ferrovie, pena sospesa

Pechino (Cina), 8 lug. (LaPresse/AP) – L’ex ministro per le Ferrovie cinese, Liu Zhijun, è stato condannato a morte per corruzione e abuso d’ufficio con la sospensione della pena. Lo ha riferito l’agenzia di stampa cinese Xinhua, precisando che il tribunale di Pechino ha sospeso la condanna a morte per due anni. È probabile che dopo questo periodo la condanna venga commutata in ergastolo. Il tribunale ha inoltre ordinato la confisca di tutti i beni personali di Liu Zhijun. Il politico 60enne era responsabile del progetto di treno ad alta velocità ed è stato accusato di aver accettato tangenti per 64,6 milioni di yuan (8,2 milioni di euro) e di aver affidato progetti redditizi a conoscenti tra il 1986 e il 2011. L’avvocato del politico, Qian Lieyang, ha detto che il suo cliente non presenterà probabilmente un ricorso.
Il giudice Bai Shanyun ha spiegato che le circostanze hanno spinto la Corte a sospendere la pena di morte, dato che l’imputato ha collaborato con gli investigatori, ha detto la verità sui reati che ha commesso, ha fornito informazioni su altri casi criminali e ha aiutato le autorità a recuperare gran parte dei fondi persi. L’uomo si è inoltre dichiarato colpevole. Il caso è stato seguito con grande interesse in Cina e all’estero perché è considerato un test per verificare le intenzioni del governo del presidente Xi Jinping nella lotta contro la corruzione tra i funzionari statali.

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