Enrico Letta ha avuto l’incarico

Letta ha accettato con riserva, come da prassi, e ora farà le sue consultazioni

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha dato a Enrico Letta l’incarico di formare un governo. Come da prassi Letta ha accettato con riserva: adesso condurrà delle proprie consultazioni con le forze politiche e poi tornerà al Quirinale, per comunicare a Napolitano se intende sciogliere la riserva e proporre dei ministri per la nomina, prima di presentarsi in aula a chiedere la fiducia. A giudicare dalle dichiarazioni dei leader politici nei giorni scorsi, il suo governo dovrebbe avere la fiducia di PD, PdL e Scelta Civica. Non è ancora chiaro se i ministri che comporranno il suo governo saranno tecnici, come accaduto col governo Monti, o politici, esponenti dei partiti di maggioranza.

Letta ha spiegato che la situazione è “fragile e inedita” e che non può più andare avanti così: «Con grande determinazione mi metto in questo impegno, perché il paese ha bisogno di risposte». Il presidente del Consiglio incaricato ha detto che è necessario partire dai temi del lavoro, della disoccupazione e delle imprese, una “emergenza enorme e insopportabile”. «La politica ha perso tutta la sua credibilità: o la ritroviamo tutti insieme, o non si potranno trovare gli strumenti per risolvere i problemi» ha poi aggiunto Letta.

Ha parlato di riforme costituzionali per ridurre il numero dei parlamentari e cambiare l’attuale bicameralismo, con Camera e Senato che fanno sostanzialmente le stesse cose. Si è appellato a tutte le forze politiche presenti in Parlamento per portare avanti il suo impegno di governo. Letta farà le sue consultazioni alla Camera con i partiti prima di sciogliere la riserva. Letta ha definito il nuovo progetto un “governo di servizio” al paese: «Ma questo governo non nascerà a tutti i costi, solo se ci saranno le condizioni per farlo».

Napolitano ha detto di essere soddisfatto perché si è aperta “la sola prospettiva possibile: una larga convergenza tra le forze politiche che possono assicurare al governo” la maggioranza. Ha spiegato di avere tenuto conto delle consultazioni di martedì 23 aprile per la propria scelta, ricordando che non sono state poste pregiudiziali nei suoi confronti sul nome da fare per il presidente del Consiglio incaricato. Napolitano ha detto di avere piena fiducia nello sforzo di Letta e di confidare in un successo, anche perché non ci sono a suo modo di vedere molte alternative.

Enrico Letta ha 46 anni ed è vicesegretario del Partito Democratico, segretario reggente dal momento delle dimissioni di Pier Luigi Bersani. È già stato ministro per le Politiche Comunitarie nel primo governo D’Alema, poco più che trentenne, e poi ministro dell’Industria del secondo governo D’Alema e del governo Amato, e sottosegretario alla presidenza del Consiglio nell’ultimo governo Prodi. Nel 2007 si candidò alla segreteria del Partito Democratico arrivando terzo dietro Walter Veltroni e Rosy Bindi, nel successivo congresso del 2009 sostenne Pier Luigi Bersani. È nipote di Gianni Letta, uno dei principali collaboratori di Silvio Berlusconi.

foto: Mauro Scrobogna /LaPresse