Maria Sibylla Merian e le farfalle

La naturalista e illustratrice tedesca è la protagonista del doodle di Google di oggi, per ricordare i 366 anni della sua nascita (e i suoi disegni di piante e insetti)

Maria Sibylla Merian, naturalista e pittrice tedesca, è la protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina del motore di ricerca c’è un disegno che ricorda lo studio e il lavoro di Merian per celebrare i 366 anni della sua nascita e il suo ruolo nella ricerca scientifica.

Anna Maria Sibylla Merian nacque a Francoforte sul Meno, in Germania, il 2 aprile del 1647, figlia della seconda moglie dell’editore svizzero Matthäus Merian, che morì tre anni dopo. La madre, Johanna Sybilla Heim, si sposò con Jakob Marell, che divenne quindi il patrigno di Anna Maria. Era un pittore di fiori e negli anni seguenti insegnò alla figlia diverse tecniche di disegno e pittura. Anna Maria dimostrò da subito una particolare predisposizione per la pittura e da adolescente iniziò a disegnare immagini di piante e insetti, creando rappresentazioni sempre più realistiche e dettagliate.

A 18 anni Maria Sibylla Merian si sposò con Johann Andreas Graff, un disegnatore che realizzava principalmente piani e piante prospettiche di tipo architettonico. Insieme con il marito si stabilì a Norimberga, ebbe una figlia e iniziò nel frattempo a studiare gli insetti, che fino ad allora erano stati alquanto trascurati dalla ricerca scientifica perché ritenuti poco importanti (se non addirittura creature diaboliche, specialmente nella superstizione popolare). Merian si interessò in modo particolare ai bruchi, studiandone il comportamento e le evoluzioni che li portano a trasformarsi in farfalle. Grazie alle sue abilità nel disegno, realizzò molte illustrazioni per mostrare le varie fasi del processo di metamorfosi e l’ambiente in cui si realizza.

Nella seconda metà del XVII secolo le sue illustrazioni furono pubblicate in due volumi sui fiori e gli insetti che li frequentano. Proseguendo con gli studi e le ricerche, nel 1679 Maria Sibylla Merian pubblicò l’importante libro “La meravigliosa metamorfosi dei bruchi e il loro singolare nutrirsi di fiori”, che con un taglio particolarmente innovativo descriveva e illustrava lo sviluppo di quasi 200 farfalle, con la descrizione dei fiori utilizzati per il loro nutrimento.

Dopo la separazione dal marito e un breve periodo vissuto in una comune protestante nei Paesi Bassi, Merian si trasferì ad Amsterdam dove ebbe modo di frequentare numerosi naturalisti e collezionisti. Anche grazie al loro aiuto, organizzò in città un laboratorio per proseguire i propri studi, attraverso l’analisi di diverse collezioni di insetti. Molti esemplari non erano ancora del tutto conosciuti e provenivano dalla colonia olandese della Guiana (oggi Suriname), cosa che convinse Maria Sibylla Merian a organizzare un viaggio nell’America del Sud.

Trovate le risorse economiche necessarie per la spedizione e ottenuto il sostegno della colonia, nell’estate del 1699 Merian raggiunse il Suriname dopo tre mesi di navigazione. Grazie alla collaborazione delle popolazioni locali, riuscì a esplorare ampie porzioni di territorio nelle diverse stagioni, raccogliendo esemplari di diversi insetti e di rettili per i propri studi. Al ritorno da ogni spedizione era solita disegnare e preparare tavole con le riproduzioni di quanto aveva osservato e catalogato. Merian sì ammalò di febbre gialla e dopo circa due anni fu quindi costretta a tornare ad Amsterdam, dove quattro anni dopo pubblicò uno dei suoi lavori più conosciuti: la “Metamorfosi degli insetti del Suriname”.

Nel libro descriveva con magnifici disegni le fasi di trasformazione degli insetti, dal loro stato larvale al pieno sviluppo. Il volume aveva tavole e descrizioni alquanto dettagliate, ma era scritto in tedesco e non in latino, l’unica lingua che all’epoca era accettata dagli uomini di scienza per questo tipo di ricerche. Un certo pregiudizio nei suoi confronti causò quindi una tarda accettazione del suo grandioso lavoro. Affetta da seri problemi di cuore, Maria Sibylla Merian morì nel 1711 ad Amsterdam a causa di un infarto.

Il doodle di Google di oggi è chiaramente ispirato ai disegni molto dettagliati e realistici di Maria Sibylla Merian. Le sue tavole con le illustrazioni di piante, insetti, ragni, rettili e fiori tropicali sono molto ricercate dai collezionisti di tutto il mondo. Quando esistevano ancora i Marchi, nella Repubblica Federale Tedesca la banconota da 500 mostrava un ritratto della naturalista, considerata ancora oggi una delle più importanti donne nella storia della Germania e della ricerca scientifica in generale.