Trovato l’accordo sull’unione bancaria in Europa

A partire dal marzo 2013 la BCE sarà supervisore unico di tutte le più grandi e importanti banche dell'eurozona

French Minister of Economy, Finances and Foreign Trade Pierre Moscovici (C) talks prior an ECOFIN Council on December 12, 2012 at the EU Headquarters in Brussels. European Union finance ministers try again to nail down an accord on a controversial single supervisor system for the banks, a key step to taming the debt crisis and putting the bloc back on track. AFP PHOTO GEORGES GOBET (Photo credit should read GEORGES GOBET/AFP/Getty Images)

French Minister of Economy, Finances and Foreign Trade Pierre Moscovici (C) talks prior an ECOFIN Council on December 12, 2012 at the EU Headquarters in Brussels. European Union finance ministers try again to nail down an accord on a controversial single supervisor system for the banks, a key step to taming the debt crisis and putting the bloc back on track. AFP PHOTO GEORGES GOBET (Photo credit should read GEORGES GOBET/AFP/Getty Images)

I ministri delle Finanze dell’Unione Europea hanno trovato stanotte un accordo per la creazione di un’autorità che supervisioni le banche dei paesi dell’eurozona, che sarà poi sottoposto al prossimo summit dell’Unione Europea a Bruxelles. L’accordo arriva dopo mesi di negoziati tra gli stati membri ed è visto dai paesi europei come fondamentale per integrare e stabilizzare il sistema bancario comunitario. Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, ha detto che i parlamenti nazionali dovrebbero ratificare la nuova autorità entro la fine di febbraio 2013 così che possa entrare in funzione all’inizio di marzo.

La supervisione finale sulle banche dell’eurozona sarà effettuata dalla Banca Centrale Europea, a partire dal 2014, e riguarderà le banche che possiedono più di 30 miliardi di euro in titoli e investimenti, quelle che ne detengono una cifra pari al 20 per cento o più del prodotto interno lordo del loro paese e quelle che operano in almeno due paesi diversi. Almeno tre banche per ogni stato membro, in base a questi requisiti, saranno oggetto della supervisione europea: le altre resteranno, come adesso, sotto il controllo del loro supervisore nazionale. Francia e Germania avevano avuto a lungo posizioni distanti riguardo le banche interessate dalla supervisione, col governo tedesco che sosteneva che molte sue banche locali erano troppo piccole per necessitare del controllo della BCE. Uno degli obiettivi del nuovo ente è spezzare i rapporti poco sani esistenti tra banche e governi nazionali e locali, che in passato hanno portato a scelte economiche per lo meno azzardate da parte di alcuni istituti finanziari o che hanno costretto i governi a impegnare risorse ingenti per salvare banche in difficoltà.

La BCE avrà il potere di chiudere le banche che non rispettano le regole comunitarie e potrà utilizzare direttamente il fondo di salvataggio – già introdotto qualche mese fa – per sostenere le banche in difficoltà. «Pezzo per pezzo, mattone dopo mattone, l’unione bancaria sarà costruita su questo passo deciso oggi», ha detto il commissario europeo Michel Barnier. Questa prima fase non dovrebbe richiedere la modifica dei trattati europei in vigore, operazione sempre piuttosto faticosa e delicata. L’ente di supervisione bancaria riguarda in prima istanza solo i paesi che adottano l’euro ma tutti gli altri paesi dell’Unione Europea, se lo vorranno, potranno chiedere di essere ammessi.

foto: Pierre Moscovici, ministro dell’Economia e delle Finanze della Francia, durante l’incontro.