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  • Sabato 8 dicembre 2012

La situazione nelle Filippine

Dopo il passaggio del tifone Bopha ci sono almeno 459 morti e 532 dispersi: il presidente Benigno Aquino III ha dichiarato lo stato di calamità nazionale

A resident searches for missing relatives amongst the debris, swept away by flash floods at the height Typhoon Bopha in New Bataan, Compostela Valley province on December 7, 2012. President Benigno Aquino vowed action on the Philippines’ typhoon disasters December 7 as bruised and grieving survivors tried to recover from the latest that left nearly 500 people dead. AFP PHOTO/TED ALJIBE (Photo credit should read TED ALJIBE/AFP/Getty Images)

A resident searches for missing relatives amongst the debris, swept away by flash floods at the height Typhoon Bopha in New Bataan, Compostela Valley province on December 7, 2012. President Benigno Aquino vowed action on the Philippines’ typhoon disasters December 7 as bruised and grieving survivors tried to recover from the latest that left nearly 500 people dead. AFP PHOTO/TED ALJIBE (Photo credit should read TED ALJIBE/AFP/Getty Images)

Il presidente delle Filippine Benigno Aquino III ha dichiarato lo stato di calamità nazionale per i danni e i morti causati dal tifone Bopha, che martedì ha portato forti venti e piogge intense nel sud, in particolare sull’isola di Mindanao, la seconda più grande del paese. Almeno 459 persone sono morte e altrettante sarebbero ferite, secondo i dati ufficiali dell’agenzia che sta gestendo l’emergenza. I dispersi sono invece 532, secondo il Consiglio nazionale per la riduzione dei rischi.

Con l’annuncio dello stato di calamità nazionale, le amministrazioni locali potranno accedere ai fondi previsti per i soccorsi e il salvataggio delle zone colpite e il presidente ha annunciato che chiederà anche aiuti internazionali. New Bataan è la città più colpita: quasi tutte le case sono coperte dal fango, molti alberi sono caduti e ci sono macerie dappertutto. La popolazione va avanti da due giorni senza cibo, senza riparo e, soprattutto, senza acqua potabile.

In tutto sono state distrutte circa 250mila case e le persone che hanno subito danni e perdite sono quasi 5 milioni. Poche ore prima dell’arrivo del tifone, martedì scorso, il governo aveva programmato un piano di emergenza, in gran parte inascoltato dalla popolazione: oltre 150mila persone erano riuscite comunque a mettersi in salvo, raggiungendo rifugi e aree sicure. Il tifone Bopha, che è stato il più intenso di quest’anno, dopo aver attraversato il sud delle Filippine si è diretto verso il Mare Cinese Meridionale.