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  • Mercoledì 29 agosto 2012

Nel Regno Unito litigano per Heathrow

E sulla costruzione di una terza pista per l'aeroporto, progetto sostenuto dai laburisti e fino a ora osteggiato dal governo di Cameron, che però sta cambiando idea

LONDON - APRIL 21: An aeroplane comes into land at Heathrow airport on April 21, 2010 in London, England. Airlines are beginning to resume a normal service following six days of airport closures due to volcanic ash from Iceland covering British airspace. (Photo by Oli Scarff/Getty Images)
LONDON - APRIL 21: An aeroplane comes into land at Heathrow airport on April 21, 2010 in London, England. Airlines are beginning to resume a normal service following six days of airport closures due to volcanic ash from Iceland covering British airspace. (Photo by Oli Scarff/Getty Images)

La costruzione della terza pista nell’aeroporto di Heathrow, il più grande del Regno Unito e il più trafficato d’Europa, è da tempo al centro del dibattito politico inglese. Si tratta di una proposta fatta dal Partito Laburista, oggi all’opposizione, su cui il Partito Conservatore si era opposto durante l’ultima campagna elettorale, escludendola dal suo programma di governo nell’accordo con il Partito Liberale. Justine Greening, il ministro dei Trasporti, ha detto che il governo, guidato dal conservatore David Cameron, è contrario alla costruzione, nonostante all’interno del Partito Conservatore si siano diffusi molti pareri favorevoli.

Il governo ha sempre spiegato di preferire semmai la costruzione di un nuovo aeroporto, in una posizione migliore rispetto a dove si trova Heathrow, per migliorare la situazione dei trasporti nel sud-est del paese sovraccarica di traffico aereo. Ma Cameron negli ultimi mesi ha rivisto la sua posizione e insieme ad alcuni ministri ha fatto capire che dopo le prossime elezioni ci potrà essere la possibilità di costruire la nuova pista, sottintendendo il cambiamento della volontà all’interno del partito. Ma una nota del suo ufficio di presidenza ha chiarito che «la coalizione si è impegnata a non costruire una terza pista a Heathrow».

Un esponente del partito di maggioranza ha spiegato che l’espansione dell’aeroporto rappresenta una sfida più generale, e ricade sul programma economico di David Cameron. Tim Yeo, l’ex ministro ombra delle politiche ambientali, ha detto che «il primo ministro deve dimostrare se è un uomo o un topo», se acconsentirà alla costruzione dopo essersi opposto e se farà chiarezza sui piani del suo governo. Oggi in parlamento si discute dello stato dell’aviazione nel paese e un rapporto presentato dalla commissione All Party Aviation Group spiega che i vincoli e i problemi che ci sono a Heathrow limitano il potenziale economico del Regno Unito. I sostenitori della terza pista sono convinti che la sua costruzione sia la soluzione migliore per stimolare il commercio e la competitività del paese.

Ma il ministro dei trasporti Greening ha detto di essere convinta che la costruzione di una terza pista «aumenterebbe il rumore, l’inquinamento e non sarebbe comunque in grado di accogliere gli aerei nuovi e più grandi». E soprattutto ha minacciato le sue dimissioni se verrà dato parere favorevole alla costruzione, sostenendo che non è la soluzione giusta per migliorare la qualità dei collegamenti nel sud-est del paese. Un’idea migliore sarebbe per esempio quella di costruire un nuovo aeroporto lungo il fiume Tamigi, come aveva proposto Boris Johnson, il sindaco di Londra. Johnson ha suggerito a Cameron di «cogliere al volo l’occasione e prendere una decisione importante di lungo termine» dando il consenso alla nuova costruzione, già rinviata di un anno. E dare anche una risposta al mondo delle imprese, che chiede da tempo un programma economico e investimenti di lungo periodo sulla questione della capacità commerciale dell’aviazione britannica.

Foto: Oli Scarff/Getty Images