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  • Sabato 12 maggio 2012

La testimonianza di Rebekah Brooks

L'ex capo di News International è stato ascoltato dalla commissione d'inchiesta britannica sui tabloid: ha parlato degli SMS a Cameron e dei rapporti tra il ministro Hunt e il gruppo di Murdoch

(AP Photo/Sang Tan)
(AP Photo/Sang Tan)

Ieri Rebekah Brooks, l’ex capo di News International di proprietà di Rupert Murdoch, è stata ascoltata dalla commissione della Leveson Inquiry, l’inchiesta pubblica lanciata dal premier britannico David Cameron per accertare i comportamenti e l’etica dei media nel paese.

Brooks, pesantemente coinvolta nei mesi scorsi nello scandalo delle intercettazioni illegali del tabloid News of the World (di cui è stata direttore dal 2000 al 2003), ha raccontato alcuni particolari dei rapporti tra il gruppo di Murdoch e il governo britannico di Cameron durante le trattative di acquisto della rete satellitare BSkyB.

In particolare, è venuto fuori uno scambio di email tra Brooks e il lobbista capo della News Corporation di Murdoch, Frédéric Michel, nel quale si intuisce come il ministro della cultura Jeremy Hunt, che era stato incaricato dal governo di supervisionare l’operazione BSkyB, fosse in realtà meno imparziale e indipendente di quanto richiedeva il suo ruolo, come già era stato detto nei giorni scorsi.

In un’email del giugno 2011, infatti, Michel annunciava a Brooks che Hunt avrebbe presto fatto una dichiarazione “di grande aiuto” per l’acquisizione di BSkyB da parte di Murdoch. L’operazione, anticipava nell’email Michel, sarebbe stata approvata dal ministro nonostante lo scandalo delle intercettazioni illegali del News of the World (in realtà poi non se ne fece più nulla proprio per quello scandalo).

Soprattutto, nella stessa email Michel dice a Brooks che Hunt gli avrebbe chiesto “una consulenza nelle settimane successive per decidere la posizione sua e quella di Downing Street 10”, ossia del premier Cameron, sull’argomento. Insomma, Hunt e il governo britannico, a quanto si legge, non sarebbero stati affatto imparziali riguardo all’operazione di Murdoch con BSkyB e anzi almeno una volta avrebbero deciso il loro atteggiamento in base ai consigli degli uomini di Murdoch.

Proprio il rapporto tra governo britannico e la News International di Murdoch è stato molto discusso ieri dalla commissione Leveson durante la testimonianza di Brooks. Brooks ha detto di aver sentito nel 2010 e 2011 regolarmente il premier Cameron, anche due volte alla settimana, spesso via SMS, e di aver pranzato con il cancelliere dello scacchiere George Osborne per parlare dell’acquisizione di BSkyB, ma ha detto che si trattava di conversazioni “assolutamente appropriate”.

Proprio gli SMS di Cameron a Brooks ieri sono stati oggetto anche di parodie nel Regno Unito, dopo che si è saputo che il premier ha utilizzato nei suoi messaggi a Brooks l’acronimo LOL per lots of love (forma di saluto amichevole), mentre LOL in realtà significa generalmente una “grossa risata” (lough out loud).

nella foto, Rebekah Brooks ieri con il marito Charlie dopo la testimonianza alla Leveson Inquiry (AP Photo/Sang Tan)