Le foto di Horst Faas

È morto ieri a 79 anni un leggendario fotografo di guerra, vincitore di due premi Pulitzer e autore di immagini bellissime e terribili

Paratroopers jump off rubber rafts in a combat crossing of the Song Be River in D Zone, some 30 miles northeast of Saigon, Vietnam on Sept. 30, 1966. The 173rd Airborne Brigade began Operation Sioux City with several helicopter assaults. Boats followed the troops and an hour later a company of the 2nd Battalion/173rd Airborne Brigade headed north across the 150 feet wide, fast flowing river, in rubber boats with outboard engines under cover of machine guns and air strikes. (AP Photo/Horst Faas)
Paratroopers jump off rubber rafts in a combat crossing of the Song Be River in D Zone, some 30 miles northeast of Saigon, Vietnam on Sept. 30, 1966. The 173rd Airborne Brigade began Operation Sioux City with several helicopter assaults. Boats followed the troops and an hour later a company of the 2nd Battalion/173rd Airborne Brigade headed north across the 150 feet wide, fast flowing river, in rubber boats with outboard engines under cover of machine guns and air strikes. (AP Photo/Horst Faas)

È morto a 79 anni Horst Faas, grande fotografo dell’Associated Press, due volte premio Pulitzer, noto soprattutto per le sue foto durante la guerra in Vietnam ma autore di moltissimi altri lavori di grande qualità giornalistica. Faas era nato a Berlino, in Germania, nel 1933, e cominciò a lavorare con l’agenzia Keystone da giovanissimo: a 21 anni era già inviato nel sudest asiatico. A 23 anni entrò in Associated Press, e cominciò ad andare nei posti dove pochi volevano andare: Vietnam, Laos, Congo, Algeria, Cambogia, Bangladesh. Nel 1962 divenne il capo dei fotografi di AP nel sudest asiatico e visse a Saigon fino al 1974. Nel 1967 in Vietnam una granata lo ferì gravemente alle gambe e l’emorragia rischiò di ucciderlo, se non fosse stato per l’intervento tempestivo di un giovane medico militare americano. Vinse un primo Pulitzer nel 1965 per le sue foto durante la guerra in Vietnam e un secondo nel 1972 per le sue foto in Bangladesh.

Fu Faas a prendere la controversa decisione di diffondere le due foto più famose della guerra in Vietnam: quella che mostra il generale della polizia di Saigon, Nguyen Ngoc Loan, sparare alla testa di un prigioniero vietcong, e quella della bambina nuda che scappa dopo un bombardamento col napalm. Arruolò un gran numero di giovani e bravi fotografi, anche vietnamiti, e così Associated Press divenne in breve l’agenzia che offriva le fotografie migliori dal Vietnam. Faas “impose nuovi standard per chi decideva di raccontare una guerra con la macchina fotografica”, dice oggi l’Associated Press.

Era malato da tempo. Nel 2005 fu ricoverato ad Hanoi e trasferito prima a Bangkok e poi in Germania: a causa di un’emorragia spinale restò paralizzato dal bacino in giù. Nonostante fosse costretto a muoversi su una sedia a rotelle Faas continuò a viaggiare e partecipare a mostre e convegni fino al 2008, quando le sue condizioni di salute peggiorarono ulteriormente. Aveva una moglie e una figlia. Alcune delle sue fotografie mostrano morti, persone ferite e alcune immagini sono particolarmente crude: avvisàti.