Il primo concerto rock della storia

Il 21 marzo 1952 ci fu a Cleveland il Moondog Coronation Ball, organizzato dall'uomo che lanciò il nome "rock'n'roll": e la serata finì con i pompieri a disperdere la folla con gli idranti

La sera di venerdì 21 marzo 1952, alla Cleveland Arena di Cleveland, Ohio, si tenne il Moondog Coronation Ball, considerato il primo concerto rock della storia. Ma la serata finì in modo disastroso, con i pompieri che disperdevano la folla con gli idranti, vetrate rotte e persone ferite: al concerto si presentarono in troppi, i biglietti erano stati stampati con un errore che causò la confusione e la platea – per la maggior parte nera – si stupì quando scoprì che il presentatore dell’evento, che fino ad allora aveva sentito solo per radio, era un bianco. Un articolo di Jude Sheerin sul sito di BBC ha raccontato la storia di quel concerto.

Il gruppo principale era quello di Paul Williams and his Hucklebuckers, diventati famosi tre anni prima con il pezzo Hucklebuck, piuttosto lontano da quello che oggi chiameremmo “rock’n’roll”.


Gli altri gruppi erano Tiny Grimes and his Rockin’ Highlanders e i Dominoes and Varetta Dillard. Il biglietto costava un dollaro e mezzo, e la serata era sponsorizzata come “il ballo più terribile di tutti” (“most terrible ball of all”).

E quanto alla risposta del pubblico, fu sicuramente un successo: la sera del concerto si presentarono alla Cleveland Arena circa ventimila persone per una struttura che ne poteva ospitare meno di diecimila, anche perché i biglietti erano stati stampati con un errore: non era indicata la data, e non era possibile distinguere i biglietti per il 21 marzo da quelli per una seconda serata decisa dagli organizzatori dopo che i primi biglietti andarono velocemente esauriti.

Gli spettatori erano vestiti per lo più in modo elegante, le signore con i tacchi e gli uomini in abito, dato che era così che si andava ai balli negli anni Cinquanta. A un certo punto cominciarono a premere sugli ingressi dell’Arena per chiedere di entrare, anche se il posto era già strapieno e le porte erano state chiuse. Dopo pochi minuti dall’inizio del concerto, la vetrata della porta principale venne rotta e molti cominciarono ad entrare. Dovettero intervenire i vigili del fuoco e la polizia, che arrivò con decine di agenti. Ai musicisti venne ordinato di interrompere il concerto dopo pochi minuti, e per disperdere la folla vennero usati anche gli idranti. Nella calca, un uomo venne accoltellato.

Il giorno dopo l’evento era sulla prima pagina del Cleveland Plain Dealer, un quotidiano locale, e il critico musicale del giornale John Soeder definì il Moondog Coronation Ball “il Big Bang del rock’n’roll”. Del rock’n’roll si parlava da un po’: il nome era stato introdotto con continuità da un presentatore radiofonico di 30 anni di nome Alan Freed, che fu poi il presentatore di quella serata.

Alan Freed girava da diversi anni tra le piccole stazioni radio dell’Ohio ed era diventato famoso per un programma in seconda serata in cui suonava molti dischi di autori afroamericani che univano blues, country e jazz in un genere molto ritmato e molto contaminato. Freed, che in radio si presentava con il soprannome di “King of the Moondoggers”, si riferiva a quella musica come al “rock’n’roll”, un eufemismo dei testi della musica blues per il sesso (originariamente un’espressione che indicava un movimento come il rollìo di una nave), e durante le canzoni faceva un po’ di tutto: suonava un campanaccio da mucche, beveva birra e urlava mentre batteva il pugno per tenere il ritmo su una guida del telefono. I testi delle canzoni erano spesso ambigui e ricchi di doppi sensi sessuali.

Il suo programma aveva moltissimi fan, soprattutto tra i ragazzi afroamericani della zona, ma anche i bianchi dimostravano di apprezzarlo: la stessa clientela mista che, in una società ancora profondamente segregata e divisa come gli Stati Uniti degli anni Cinquanta, girava tra gli scaffali della grande collezione di dischi del nuovo “rock’n’roll” che erano nel negozio di Leo Mintz, ai margini della zona abitata in maggioranza da afroamericani di Cleveland, “Rendezvous Record”. Mintz e Freed si erano incontrati pochi anni prima: grazie a Mintz e ai suoi contatti, Freed ottenne un nuovo programma all’emittente di Cleveland WJW, nell’estate del 1951. Il grande successo della trasmissione fece venire l’idea di organizzare un concerto dal vivo, che dal soprannome di Freed si chiamò Moondog Celebration Ball. Ma quando Freed arrivò sul palco e prese il microfono, la folla dei presenti reagì con grande stupore: non potendo credere che il suo presentatore preferito, che mandava in onda gruppi afroamericani per un pubblico in maggioranza di colore, fosse bianco.

Freed diventò famoso in tutti gli Stati Uniti, ma il suo successo durò poco. Nel 1957 un suo spettacolo musicale trasmesso dalla ABC venne cancellato perché un ballerino nero aveva ballato con una ragazza bianca, e pochi anni dopo venne coinvolto nel cosiddetto “scandalo del payola”, un momento leggendario della discografia americana quando venne rivelata la pratica delle radio di ricevere pagamenti dalle case discografiche per mandare in onda i loro pezzi. Morì a 43 anni nel 1965, per le conseguenze dell’abuso di alcool. La Cleveland Arena è stata demolita nel 1977 e oggi al suo posto c’è la sede di Cleveland della Croce Rossa. Il Moondog Coronation Ball si tiene ancora oggi: l’edizione 2012 sarà il 31 marzo, e il gruppo principale saranno i Creedence Clearwater Revisited, dove suonano due dei membri originari dei CCR.

foto: Hulton Archive/Getty Images