Cosentino è colpevole, di molte cose

Lo scrive oggi Roberto Saviano: «abbiamo visto lo stesso sangue»

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
12-01-2012 Roma
Politica
Camera dei Deputati - Voto su arresto nei confronti del deputato Pdl Nicola Cosentino
Nella foto Nicola Cosentino 

Photo Roberto Monaldo / LaPresse
12-01-2012 Rome
Chamber of Deputies - Vote to authorize the arrest of the deputy Nicola Cosentino
In the photo Nicola Cosentino
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 12-01-2012 Roma Politica Camera dei Deputati - Voto su arresto nei confronti del deputato Pdl Nicola Cosentino Nella foto Nicola Cosentino Photo Roberto Monaldo / LaPresse 12-01-2012 Rome Chamber of Deputies - Vote to authorize the arrest of the deputy Nicola Cosentino In the photo Nicola Cosentino

Roberto Saviano ha scritto un atto d’accusa – così lo definisce lui stesso – rivolto direttamente all’onorevole Nicola Cosentino, per il quale la Camera ha negato ieri l’autorizzazione all’arresto.

Non tiri un sospiro di sollievo, Onorevole Cosentino, trattenga ancora il fiato. Non creda che questa congiura dell’omertà che si è frapposta tra lei e le richieste della magistratura, possa sottrarla dal dovere di rispondere di anni di potere politico esercitato in uno dei territori più corrotti del mondo occidentale. Non tiri un sospiro di sollievo, Onorevole Cosentino, perché quel fiato non dovrà usarlo solo per rispondere ai giudici. Il fiato che risparmierà lo deve usare per rispondere a chi ha visto come lei ha amministrato  –  e lo ha fatto nel peggiore dei modi possibile  –  la provincia di Caserta, plasmando una forma di contiguità, i tribunali diranno se giudiziaria ma sicuramente culturale, con la camorra.
Onorevole Cosentino, per quanto ancora con sicumera risponderà che le accuse contro di lei sono vacue accuse di collaboratori di giustizia tossicodipendenti. I pentiti non accusano nessuno, dovrebbe saperlo. I pentiti fanno dichiarazioni e confessioni; i pm ne riscontrano l’attendibilità ed è l’Antimafia a formulare l’accusa, non certo criminali o assassini. Lei, ribadisco, non è accusato da pentiti, lei è accusato dall’Antimafia di Napoli. Ma anche qualora i tribunali dovessero assolverla, lei per me non sarebbe innocente. E la sua colpevolezza ha poco a che fare con la fedina penale. La sua colpa è quella di avere, per anni, partecipato alla costruzione di un potere che si è alimentato di voti di scambio, della selezione dei politici e degli imprenditori peggiori, il cui unico talento era l’attitudine al servilismo, all’obbedienza, alla fame di ricchezza facile. Alla distruzione del territorio.

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