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  • Sabato 24 dicembre 2011

I calzini lanciati in Corea del Nord

Li ha mandati un gruppo di attivisti della Corea del Sud dentro grandi palloncini, insieme a un volantino che invita a tenere duro e resistere

Members of the North Korea peace organization release balloons attached to boxes containing socks and leaflets to be flown over North Korea, at a unification park in the northern city of Paju near the Demilitarized Zone (DMZ) dividing the two Koreas on December 24, 2011. The group sent winter socks slung under the gas-filled balloons across the border to North Korea, a place where one can exchange a pair of socks for a fair amount of food. AFP PHOTO/JUNG YEON-JE (Photo credit should read JUNG YEON-JE/AFP/Getty Images)

Members of the North Korea peace organization release balloons attached to boxes containing socks and leaflets to be flown over North Korea, at a unification park in the northern city of Paju near the Demilitarized Zone (DMZ) dividing the two Koreas on December 24, 2011. The group sent winter socks slung under the gas-filled balloons across the border to North Korea, a place where one can exchange a pair of socks for a fair amount of food. AFP PHOTO/JUNG YEON-JE (Photo credit should read JUNG YEON-JE/AFP/Getty Images)

Un gruppo di attivisti della Corea del Sud ha lanciato ieri alcuni grossi palloncini verso la Corea del Nord, contenenti calzini. Ogni paio di calzini può essere rivenduto e con la cifra ricavata in Corea del Nord si possono comprare fino a 10 chili di farina, abbastanza per sfamare una persona per un mese. I calzini sono stati lanciati dalla città di Paju, sono in tutto 800 paia in 4 grandi palloncini. Insieme ai calzini, questi contengono alcuni volantini che dicono: “I popoli del mondo non hanno dimenticato le difficoltà dei loro fratelli e delle loro sorelle in Corea del Nord. Tenete duro e cercate di sopravvivere, fino al giorno della riunificazione”. Anche gli stessi calzini sono un bene piuttosto prezioso in Corea del Nord, dove l’inverno è particolarmente rigido.

Mercoledì scorso una simile iniziativa era stata intrapresa da alcuni disertori nordcoreani residenti in Corea del Sud, che avevano lanciato 200.000 volantini che invitavano i propri connazionali alla ribellione. In generale questo tipo di azioni sono comuni in quella regione. In passato migliaia di volantini erano stati lanciati dallo stesso esercito della Corea del Sud. Due settimane fa la Corea del Nord aveva chiesto alla Corea del Sud di rinunciare ad addobbare i tre grandi alberi di Natale costruiti nei paesi vicini al suo confine, definendo l’iniziativa “un basso tentativo di guerra psicologica”.