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La storia del massacro di Jonestown
Una foto non datata di Jim Jones.
(AP Photo/California Historical Society, file)
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Una foto non datata di Jim Jones.
(AP Photo/Calif.Historical Society)
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Un’immagine dell’ingresso della colonia agricola di Jonestown. 1978.
(AFP/Getty Images)
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Un’immagine dell’asilo e scuola per l’infanzia di Jonestown, 1978.
(AFP/Getty Images)
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La zona dei cottage dove abitavano i membri della colonia, circondata dalla giungla, in una foto aerea.
(AP Photo)
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Il cottage dove abitava Jim Jones a Jonestown, Guyana, dopo il massacro. All’esterno sono sparse lettere e carte che erano nel suo archivio.
(AP Photo/Val Mazzenga)
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Il deputato Leo J. Ryan, a destra, a bordo dell’aeroplano che lo stava portando in Guyana nella missione di controllo della comunità di Jonestown. Con lui ci sono il consulente James Schollart, e la sua aiutante Jackie Speier.
(AP Photo)
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Uno dei bidoni che contenevano il “preparato”, circondato dalle siringhe. La foto è del 26 novembre 1978.
(AP Photo/Val Mazzenga)
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Una foto del 18 novembre 1978 mostra i corpi di cinque persone, tra cui anche il deputato Leo J. Ryan, sulla pista dell’aeroporto di Port Kaituma, Guyana, dopo l’attacco dei membri della setta di Jones.
(AP Photo/San Francisco Examiner, Tim Reiterman, file )
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Un’immagine aerea di Jonestown dopo il massacro.
(AP Photo)
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(AP Photo)
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(AP Photo)
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(AP Photo)
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Soldati americani sistemano i morti nelle bare nell’aeroporto di Georgetown, Guyana, pochi giorni dopo la strage. (AP Photo/file)