Moody’s avverte la Francia

L'agenzia di rating valuterà nei prossimi mesi se toglierle o no la tripla A

BERLIN, GERMANY – OCTOBER 09: French President Nicolas Sarkozy speaks to the media following talks with German Chancellor Angela Merkel at the Chancellery on October 9, 2011 in Berlin, Germany. The two leaders discussed ways for stabilizing the Euro and Europe’s banking system given the ongoing crisis over the Greek national debt and the danger of instability spreading to other countries within the Eurozone. (Photo by Sean Gallup/Getty Images)

BERLIN, GERMANY – OCTOBER 09: French President Nicolas Sarkozy speaks to the media following talks with German Chancellor Angela Merkel at the Chancellery on October 9, 2011 in Berlin, Germany. The two leaders discussed ways for stabilizing the Euro and Europe’s banking system given the ongoing crisis over the Greek national debt and the danger of instability spreading to other countries within the Eurozone. (Photo by Sean Gallup/Getty Images)

L’agenzia di rating Moody’s ha fatto sapere di tenere sotto osservazione le prospettive dell’economia francese, aprendo alle possibilità di un declassamento a fronte dei deludenti risultati degli ultimi mesi. La Francia ha un rating a tripla A, il più alto in assoluto. Moody’s ha detto che valuterà nei prossimi tre mesi i progressi del governo nell’implementare riforme economiche e fiscali: il rating AAA riflette “la robustezza delle istituzioni francesi” e la forza finanziaria del governo, ma il progressivo indebolimento dell’eurozona potrebbe contagiare anche la Francia e per questo compromettere parzialmente la sua stabilità economica.

L’economia francese viene da tempo guardata con attenzione: è la seconda economia dell’eurozona dopo la Germania e un suo declassamento potrebbe avere pesanti conseguenze non solo per il paese, ma per gli stessi equilibri economici all’interno dell’area euro. Dei sei Stati europei che adottano l’euro e hanno la tripla A – oltre alla Francia, Austria, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi – la Francia ha il rapporto più alto tra deficit e PIL e tra debito e PIL. Il rapporto deficit/PIL della Francia nel 2009 era pari al 7,5 per cento ed è sceso al 7,1 per cento lo scorso anno. Il piano ambizioso del paese è legato a una sua netta riduzione quest’anno entro il 5,7 per cento. Il dato è comunque distante dalla media europea del 4,3 per cento e questo fa impensierire gli analisti. Il paese ha anche annunciato di voler raggiungere il 4,6 per cento nel 2012 e di voler arrivare al 3 per cento l’anno seguente. Il Fondo Monetario Internazionale ha richiesto politiche severe e rigorose per ottenere simili risultati, fondamentali per dare maggiore stabilità all’economia del paese, che paga circa 45 miliardi di dollari di interessi sul proprio debito.

Un declassamento della Francia avrebbe grosse conseguenze anche perché proprio la Francia, insieme alla Germania, è al centro del tentativo di salvare la moneta unica europea. Domenica 23 ottobre i leader dell’Unione Europea presenteranno un piano di rilancio volto a rinforzare il fondo di emergenza di salvataggio dell’Europa (EFSF), per evitare qualsiasi rischio di contagio della crisi greca ad altre economie e chiedere livelli di capitale più alti alle banche. Il ministro delle Finanze francese, Francois Baroin, ha detto che «la Francia farà ogni cosa in suo potere per conservare il suo rating a tripla A».

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foto: Sean Gallup/Getty Images