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  • Martedì 18 ottobre 2011

José “Pepe” Mujica, il più elegante capo di stato del mondo

È stato un guerrigliero di sinistra, ora è presidente dell'Uruguay ed è più fotogenico di Hamid Karzai: in questi giorni è in Europa

Uruguayan President Jose Mujica arrives at the Chilean Congress to take part in the inauguration ceremony of Chilean President Sebastian Piñera in Valparaiso on 11 March, 2010. Rightwing billionaire businessman Piñera was sworn in as the new president of Chile as three strong aftershocks rocked the quake-hit nation. AFP PHOTO/Evaristo SA (Photo credit should read EVARISTO SA/AFP/Getty Images)

Uruguayan President Jose Mujica arrives at the Chilean Congress to take part in the inauguration ceremony of Chilean President Sebastian Piñera in Valparaiso on 11 March, 2010. Rightwing billionaire businessman Piñera was sworn in as the new president of Chile as three strong aftershocks rocked the quake-hit nation. AFP PHOTO/Evaristo SA (Photo credit should read EVARISTO SA/AFP/Getty Images)

Il presidente dell’Uruguay José Mujica – detto Pepe – si trova in questi giorni in visita ufficiale in Europa, dove si fermerà una decina di giorni per promuovere gli investimenti nel suo Paese e rafforzare i legami con gli stati europei. Ha già visitato la Svezia e la Norvegia, oggi si trova in Germania e la prossima tappa è il Belgio. E le foto che sono circolate in questi giorni – insieme a quelle dei suoi primi due anni di presidenza – suggeriscono che l’attitudine delle riviste patinate a considerare il presidente afgano Hamid Karzai il capo di stato più elegante del pianeta debba essere rivista.

Mujica ha 76 anni ed è un ex guerrigliero di sinistra. Dagli anni Sessanta ha fatto parte del Movimento di liberazione nazionale dei Tupamaros, un’organizzazione radicale ispirata al marxismo e che si rifaceva agli obiettivi della Rivoluzione cubana. Sotto la dittatura di Jorge Pacheco Areco, alla fine degli anni Sessanta, il movimento si è trasformato in un’organizzazione di guerriglia urbana che praticava sequestri e omicidi. Mujica è stato ferito sei volti in scontri armati, è stato arrestato quattro volte, è evaso altre due e ha trascorso in carcere un totale di circa 15 anni. Nel 1971 è stato arrestato e imprigionato ed è stato liberato nel 1985 grazie all’amnistia generale concessa dalle forze democratiche – che nel frattempo erano prevalse – a tutte le persone incarcerate dal regime.

Da allora Mujica ha trascorso il tempo nella sua fattoria a Rincón del Cerro, vicino alla capitale Montevideo, e si è impegnato nella fondazione del Movimento di partecipazione popolare, che fa parte del partito di centro-sinistra Frente Amplio e che è stato decisivo per l’elezione alla presidenza del Paese del socialista Tabaré Vázquez, nel 2005. Nel 1999 Mujica è entrato nella politica istituzionale ed è stato eletto deputato e poi senatore, e tra il 2005 e il 2008 è stato ministro per l’Allevamento, l’agricoltura e la pesca. A novembre 2009 è stato eletto presidente con quasi il 53 per cento dei voti, battendo il candidato del Partido Nacional, Luis Alberto Lacalle. È entrato in carica nel marzo del 2010.

Le sue immagini hanno cominciato a circolare anche nel resto del mondo: è piuttosto invecchiato da quando venne liberato, ma ha guadagnato uno stile presidenziale notevolissimo, fatto soprattutto di una certa rotondezza, una chioma grigia spesso scompigliata, mai la cravatta, e l’aria di uno che si trovi lì per caso, in particolare quando è vicino ad altri capi di stato (con la presidente argentina Cristina Kirchner ha un gran feeling fotografico).

Dopo l’elezione la sua unica visita in Europa è stata in Spagna, lo scorso novembre. Si trattava però di un viaggio privato per incontrare uomini d’affari e potenziali investitori. Ora Mujica vuole attrarre nuovi investitori stranieri, soprattutto nel settore minerario, promuovere il commercio e lo sviluppo economico nel suo Paese. Mujica ha anche colto l’occasione per ringraziare il governo svedese e norvegese per il sostegno che hanno fornito agli esuli uruguaiani al tempo della dittatura: circa duemila tra loro sono stati infatti accolti nei Paesi scandinavi.

Dal 2005 Mujica è sposato con Lucía Topolansky, senatrice e dirigente storica del Movimento di partecipazione popolare, con cui conviveva da tempo. Topolansky è stata la prima donna presidente dell’Uruguay – anche se solo per pochi giorni. In Uruguay infatti quando il presidente è all’estero le sue veci vengono svolte da un sostituto che diventa presidente ad interim e lo scorso novembre Mujica si trovava in visita in Spagna, mentre il vicepresidente e il senatore dell’Assemblea Generale si trovavano in Corea del Sud: seguendo la linea gerarchica è toccato a sua moglie, la senatrice Topolansky, diventare presidente del paese.