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  • Domenica 16 ottobre 2011

Israele comincia a spostare i detenuti

Le foto dei palestinesi che saranno scambiati con il soldato Shalit e dei loro familiari in attesa a Gaza e in Cisgiordania

Un prigioniero palestinese trasferito dal carcere di Nafha a quello di Ktziot in attesa di essere liberato (AP Photo/ Tsafrir Abayov)

Un prigioniero palestinese trasferito dal carcere di Nafha a quello di Ktziot in attesa di essere liberato (AP Photo/ Tsafrir Abayov)

Oggi Israele e Hamas hanno reso nota la lista di un primo gruppo di 477 prigionieri palestinesi che dovrebbero essere liberati martedì in cambio del soldato israeliano Gilad Shalit, rapito nel 2006 da Hamas quando aveva 19 anni. Un secondo gruppo di altri 550 palestinesi dovrebbe essere liberato entro due mesi, per un totale di 1.027 prigionieri graziati da Israele, che oggi ha cominciato s spostare alcuni dei detenuti da una prigione a un’altra.

Nell’elenco dei prigionieri spiccano i nomi di Ahlam Tamimi, accusato di essere complice di un attentato suicida in un ristorante di Gerusalemme nel 2001 che causò la morte di 15 persone, e Amneh Muna, condannato all’ergastolo per aver partecipato all’omicidio di un 16enne israeliano nel 2001. Israele ha comunque negato la liberazione ai militanti Marwan Barghouti e Abdullah Barghouti, entrambi condannati all’ergastolo, e a Ahmed Saadat, responsabile dell’assassinio del ministro del turismo israeliano Rechavam Ze’evi nel 2001.

La pubblicazione della lista dà ora la possibilità alle famiglie israeliane vittime del terrorismo palestinese di fare ricorso alla Corte Suprema prima della liberazione dei detenuti. La famiglia di Shalit si è appellata ai giudici, in quanto l’accoglimento anche di un solo ricorso potrebbe rallentare la liberazione del soldato israeliano. La probabilità che la Corte Suprema accolga dei ricorsi è ritenuta tuttavia molto bassa.