Perché il logo di Google è di plastilina

E chi era Arthur Clokey, che oggi avrebbe compiuto novant'anni

Il 12 ottobre di novanta anni fa a Detroit nasceva Arthur Clokey, uno dei più grandi autori di animazioni in claymation, quelle fatte con la plastilina in passo uno (stop motion). Google oggi ricorda Art Clokey con una versione animata del proprio doodle, ispirata ai personaggi dei suoi lavori cinematografici. Cliccando sulle palline di plastilina, il logo del motore di ricerca si anima e diventa interattivo.

Il vero cognome di Arthur era Farrington, ma alla morte del padre assunse quello di Joseph W. Clokey, un compositore di musica classica che decise di adottarlo quando era dodicenne. Insieme al padre adottivo Arthur fece diversi viaggi in Canada e Messico, crescendo in un ambiente culturale in pieno fermento che stimolò la sua creatività. Ancora adolescente, imparò molte cose sul disegno, sulla pittura e sui modi di usare le cineprese.

Durante la propria carriera scolastica, Art Clokey si interessò molto di geologia e nel 1943 abbandonò gli studi per partecipare alla Seconda guerra mondiale. Si diplomò alla Miami University nel 1948 e iniziò a coltivare un particolare interesse per l’animazione, creando anche cortometraggi con le plastiline non solo per bambini.

Nei primi anni Cinquanta, insieme alla moglie Ruth, Clokey ideò Gumby, un personaggio di plastilina destinato a diventare la sua creazione più famosa. Fece la sua comparsa nel 1953 nel corto di animazione in passo uno Gumbasia. Nel 1955 Clokey decise di mostrare il suo corto ad alcuni produttori, che lo incoraggiarono ad affinare la tecnica di animazione e a introdurre nuovi personaggi. Gumby fu in seguito trasmesso dalla NBC ottenendo un notevole successo per il modo in cui era girato e per le scelte stilistiche di Clokey.

Gumby era ispirato all’omino di pan di zenzero, era verde perché era il colore preferito di Art Clokey e aveva le gambe molto tozze per assicurarsi che non si muovesse durante le riprese. La tecnica in passo uno prevede, infatti, che l’animatore modifichi di pochi millimetri la posizione del personaggio scattando un fotogramma per volta. La riproduzione in sequenza dei fotogrammi dà poi l’effetto del movimento.

Nel corso degli anni NBC utilizzò più volte il materiale di Clokey nelle proprie serie televisive. Negli anni Ottanta furono riproposti i corti dei decenni precedenti, spingendo infine l’emittente a produrne di nuovi. Nella versione originale dello show compariva sempre la battuta: «Se hai un cuore, allora Gumby è tuo amico». Nella versione del doodle di oggi di Google, Gumby compare cliccando sulla pallina di plastilina verde, quella dove di solito c’è la L del motore di ricerca. Arthur “Art” Clokey è morto l’8 gennaio dello scorso anno. Oggi avrebbe compiuto novant’anni.