Il Nobel per la letteratura a Tomas Tranströmer

La motivazione: «Perché attraverso le sue immagini asciutte e traslucide, ci dà un accesso fresco alla realtà»

Tomas Tranströmer è stato insignito oggi con il Premio Nobel per la letteratura «Perché attraverso le sue immagini asciutte e traslucide, ci dà un accesso fresco alla realtà», dice la motivazione.

Tranströmer è svedese, nacque a Stoccolma il 15 aprile del 1931. Figlio di una maestra elementare e di un giornalista, si laureò nel 1950 approfondendo i propri studi sulla letteratura e la storia. Dopo aver terminato gli studi universitari, divenne assistente presso l’Università di Stoccolma nel 1957. L’anno seguente si sposò con Monica Bladh e nei primi anni sessanta lavorò come psicologo presso il riformatorio di Roxtuna vicino Linköping nel sud della Svezia. Nel 1990 fu colpito da un ictus che compromise la sua capacità di parlare.

Le sue raccolte di poesie sono state a volte criticate per essere eccessivamente legate alla tradizione letteraria svedese. Secondo i detrattori, Tranströmer avrebbe anche trascurato per lungo tempo i mutamenti del contemporaneo, escludendoli dai propri testi. Con i suoi scritti, si è occupato principalmente della ricerca dell’uomo nella vita di tutti i giorni, occupandosi anche della mente e delle sue capacità.

In Italia Crocetti Editore ha tradotto alcune sue poesie nella raccolta Poesie del Silenzio.

Silenzio

Passa, sono sepolti…
Una nuvola scivola sul disco del sole.

La fame è un alto edificio
che si sposta di notte

nella camera si apre l’oscura
tromba dell’ascensore verso le viscere.

Fiori nel fossato. Fanfara e silenzio.
Passa, sono sepolti…

Le posate d’argento sopravvivono
in grandi frotte
a grandi profondità dove l’Atlantico
è nero.