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  • Domenica 4 settembre 2011

Le proteste alla Casa Bianca contro l’oleodotto Keystone XL

Le foto delle manifestazioni di "disobbedienza civile" che sono finite ieri e hanno portato all'arresto di 1200 persone

di Andrea Bonisoli Alquati

Momenti delle protesta. (Alessandra Tecla Gerevini)
Momenti delle protesta. (Alessandra Tecla Gerevini)

Sabato 3 settembre si è conclusa la protesta davanti alla Casa Bianca contro l’estensione dell’oleodotto Keystone XL, che dovrebbe trasportare il petrolio proveniente dalle sabbie bituminose (le cosiddette tar sands) dell’Alberta, nel Canada sud-occidentale, fino alle raffinerie nel Golfo del Messico. La protesta è proseguita per oltre due settimane, durante le quali oltre 1200 persone sono state arrestate, tra le quali l’attrice Daryl Hannah.

«È il più grande episodio di disobbedienza civile in questo secolo su questo continente», ha sostenuto Bill McKibben, leader ambientalista americano che guida la protesta e ideatore del movimento 350.org. Secondo McKibben, la Keystone, che darebbe ulteriore impulso allo sfruttamento delle sabbie bituminose, rappresenta una delle principali minacce al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. «Ora aspettiamo una risposta dal nostro governo, e in particolare da parte di Barack Obama, che al momento della sua elezione promise che durante la sua presidenza gli Stati Uniti avrebbero assunto un ruolo guida nella lotta al cambiamento climatico».

Le foto dell’arresto di Daryl Hannah durante le proteste contro l’oleodotto