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Hana Gheddafi è viva?

Oggetti e documenti trovati a Bab al-Aziziya dicono che la figlia adottiva di Gheddafi, che si credeva uccisa dai bombardamenti statunitensi del 1986, è viva - ed è in questa foto

La storia di Hana Gheddafi è tornata di attualità a febbraio dello scorso anno, quando un articolo del settimanale tedesco Welt am Sonntag ha pubblicato un’ordinanza di un tribunale svizzero che elencava 23 membri della famiglia Gheddafi possessori di beni in Svizzera. Il settimo posto della lista era occupato da una Hana Gheddafi, nata l’11 novembre 1985. I funzionari svizzeri dichiararono che “c’è un motivo se il nome compare nella lista, ma non lo riveleremo pubblicamente”. Da anni nei circoli diplomatici di Tripoli circolava una voce secondo cui Hana Gheddafi avesse studiato medicina e fosse diventata un medico a Tripoli, con incarichi importanti all’interno del Ministero della Salute.

Le successive ricerche del Welt am Sonntag, pubblicate all’inizio di agosto 2011, sostennero che Hana era stata a Londra a fare shopping nel 2003, e in quella gita venne seguita dagli agenti del servizio segreto britannico MI5. Né il ministro degli esteri britannico né i servizi segreti hanno confermato o smentito la circostanza.

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Pochi giorni dopo la lunga inchiesta del periodico tedesco, il quotidiano britannico Daily Telegraph disse di aver visto alcuni documenti custoditi nell’ambasciata libica di Knightsbridge, a Londra. Tra le carte, ci sarebbero state le prove che nell’aprile 2008 l’ambasciata organizzò un breve viaggio di un dentista londinese, Stephen Hopson, per curare a Tripoli una paziente di nome Hana Gheddafi. Hopson, interrogato dal giornale, rifiutò di fornire alcun dettaglio su suoi coinvolgimenti con il governo libico.

I nuovi documenti a Bab al-Aziziya
E arriviamo alla scoperta di Mary Fitzgerald, l’inviata dell’Irish Times, pubblicata oggi sul sito del quotidiano irlandese, che sembrano lasciare pochi dubbi sul fatto che Hana Gheddafi sia ancora viva, conosca molto bene l’inglese e abbia studiato da medico. Girando ieri per le stanze del complesso residenziale di Bab al-Aziziya, la giornalista è entrata in quello che sembrava un soggiorno o uno studio. Dentro ha trovato un cofanetto di DVD di Sex and the City, qualche cd dei Backstreet Boys e trattamenti anticellulite. Sugli scaffali, testi di medicina, copie del Libro verde di Muammar Gheddafi, ma soprattutto immagini di una ragazza sui vent’anni vestita in abiti da medico e alcuni documenti.

Tra questi, il foglio che registrava un esame in una facoltà di medicina libica, firmata “Hana Muammar Gheddafi” in arabo, e un certificato del British Council datato 19 luglio 2007 che attestava il risultato finale (una “A”) ottenuto da Hana Muammar Gheddafi in un corso di inglese nella sede di Tripoli del centro linguistico. Una piccola busta indirizzata alla “signorina Hana Muammar, stanza 510” conteneva un biglietto firmato da Mohamad Azwai, che si dichiarava ambasciatore libico nel Regno Unito, che augurava a Hana un piacevole soggiorno a Londra.

La foto dell’incontro del 6 giugno 1999 tra il presidente sudafricano Nelson Mandela e alcuni familiari di Gheddafi. Da destra, la moglie di Gheddafi, Safia, la first lady sudafricana Graca Machel, Hana Gheddafi (secondo l’agenzia di stampa cinese Xinhua), Nelson Mandela e Aisha Gheddafi.
foto: AP Photo/Obed Zilwa

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